Filosofo e psicologo inglese. Avviato verso gli
studi di teologia, nel 1871 divenne ministro del culto congregazionista a
Cambridge. Dimessosi l'anno seguente, seguì successivamente i corsi di
filosofia e psicologia al Trinity College. Incaricato di filosofia a Cambridge
dal 1881, nel 1897 ottenne la cattedra, dedicandosi contemporaneamente a
ricerche di psicologia sperimentale, verso la quale era andato orientandosi
durante un soggiorno di studio in Germania. Il suo interesse per questa
disciplina lo portò a rifiutare la tradizionale impostazione data allo
studio della coscienza e ad avvicinare gli psicologi di orientamento
a-filosofico, alla "nuova psicologia". Si impegnò a
convincere le autorità accademiche dell'università di Cambridge a
fondare un laboratorio di psicologia e nel 1891 riuscì ad ottenere le
apparecchiature richieste da parte della facoltà di Fisiologia. Notevole
è il contributo da lui dato alla ricerca psicologica empirica, nonostante
il carattere prevalentemente filosofico dei suoi interessi. Sostenne una
concezione spiritualistica e teistica, polemizzando contro i filosofi di
orientamento naturalistico. Tra le sue opere:
Naturalismo e agnosticismo
(2 volumi, 1899);
Pluralismo e teismo (1911);
Principi psicologici
(1918);
Studio su Kant (1922) (Hull, Yorkshire 1843 - Cambridge
1925).