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Wang An-shih.

Letterato e statista cinese. Allievo del celebre storico e statista conservatore Ou-Yang-hsiu, dal 1069 ricoprì la carica di gran cancelliere di corte e quindi di primo ministro (1070-74; 1075-76). Lungimirante politico, elaborò una serie di nuove teorie di governo e operò importanti riforme nell'amministrazione statale e nell'agricoltura volte a sbloccare l'irrigidito sistema burocratico feudale cinese, tra cui spiccano la repressione dell'usura, il contenimento delle spese di corte, l'abolizione delle corvées e la loro sostituzione con imposte personali. Avversato dagli alti funzionari-letterati-latifondisti e dagli usurai, fu allontanato dal potere. La più famosa delle sue opere è Il memoriale dei diecimila caratteri, nel quale espresse le sue idee politiche e filosofiche; W. fu inoltre autore di saggi sulla teoria e la storia della letteratura cinese, di poemi e di prose (Fuzhou, Jiangxi 1021 - Nanchino 1086).