Uomo politico polacco. Di origini contadine si
trasferì in giovane età a Danzica, ove partecipò
attivamente alla serie di scioperi, distinguendosi fin dagli anni Settanta come
organizzatore sindacale. Cattolico di stretta osservanza, nel 1980 fu tra i
principali promotori del sindacato indipendente
Solidarnosc
(V.). affermandosi come il più noto leader
nello scontro che oppose i lavoratori al Governo del generale V. Jaruzelski.
Incarcerato subito dopo la promulgazione della legge marziale (dicembre 1981),
venne liberato nel novembre 1982, subendo tuttavia altri arresti. Ottenuto il
premio Nobel per la pace nel 1983, alla caduta del regime comunista fu designato
presidente della Repubblica polacca (1990). Condusse una politica volta al
rafforzamento dei poteri presidenziali e al consolidamento del ruolo della
Chiesa cattolica nella vita sociale e politica del Paese, entrando in conflitto
a più riprese con Parlamento e Governo. Uscito perdente dalle elezioni
politiche del 1995, si candidò nuovamente nel 2000, subendo una dura
sconfitta che lo indusse a ritirasi dalla scena politica (n. Popov, Breslavia
1943).
Lech Walesa