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Vostok.

Voce russa: Oriente. Nome di una serie di capsule spaziali lanciate dai Sovietici dal 1961 al 1963. La V. I (con a bordo J. Gagarin), lanciata il 12 aprile 1961, rimase in orbita 1 ora e 48 minuti, rappresentando il primo volo umano nello spazio; la V. II (con a bordo G.S. Titov), lanciata il 6 agosto 1961, rimase in orbita 25 ore e 18 minuti; la V. III (con a bordo A.G. Nikolaev) e la V. IV (con a bordo P.R. Popoviè), lanciate l'11 agosto 1962, rimasero in orbita rispettivamente 4 ore e 22 minuti e 7 ore e 57 minuti e furono le protagoniste del primo appuntamento nello spazio, esperienza riproposta in seguito dalla V. V (con a bordo V.F. Bykovskij; permanenza in orbita 118 ore e 56 minuti) e dalla V. VI (con a bordo la prima donna astronauta, V.V. Tereškova; permanenza in orbita 71 ore e 44 minuti) che si incontrarono il 16 giugno 1963. • Encicl. - Monoposto, aventi massa totale di circa 4,7 t, vennero inserite, ad una altezza variabile tra 180 e 300 km, in orbite aventi inclinazione di 65° sull'equatore terrestre. Erano costituite da una sfera (del diametro di circa 2.31 m, con massa di 2,4 t) fornita di un'appendice posteriore sganciabile nella quale erano contenute apparecchiature, serbatoi e un motore a razzo utilizzato nelle manovre di rientro. L'astronauta, la cui sopravvivenza aerobica era garantita da una miscela di azoto e ossigeno, era posto su un seggiolino eiettabile con il quale sarebbe stato espulso dalla capsula a un'altezza di circa 7.000 m; a 4.000 m sarebbe avvenuto lo sganciamento dal seggiolino e l'astronauta avrebbe proseguito la sua discesa con l'ausilio di un paracadute. La capsula, a sua volta, sarebbe scesa verso terra frenata nel suo procedere da due paracadute che, aperti in momenti diversi (l'ultimo a circa 2.500 m) avrebbero permesso un atterraggio piuttosto delicato. Le manovre di orientamento delle V. erano effettuate tramite alcuni dispositivi automatici, mentre quelle di rientro dipendevano direttamente dal centro comandi terrestre organizzato da un elaboratore elettronico. All'interno dell'abitacolo erano garantite una temperatura di circa 22 °C e un'umidità relativa pari a circa il 50%.