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Voronichin, Andrej Nikiforoviè.

Architetto russo. Servo della gleba del conte A.S. Stroganov, venne da questi inviato a Mosca (1877) per studiare e potenziare le sue qualità artistiche. Dedicatosi in un primo tempo alla pittura, si volse in seguito all'architettura, ambito nel quale divenne uno dei massimi esponenti della corrente neoclassica. Dopo gli studi con V.I. Bazenov e M.F. Kazakov, ottenuta la libertà, si spostò a Parigi, dove divenne allievo di Ch. De Wailly, e a Roma. Nel 1790 rientrò a Pietroburgo, dove lavorò per Stroganov, ristrutturando gli interni del suo palazzo, progettato da B.F. Rastrelli, e costruendogli una dacia sulla Neva. Nel 1797 venne nominato membro e nel 1800 professore dell'accademia; negli anni successivi intensificò la sua attività creativa, realizzando alcuni tra i maggiori edifici neoclassici del periodo, tra cui ricordiamo: la cattedrale della Vergine di Kazan', a Pietroburgo (1801-11), a croce latina cupolata, eretta parallelamente alla Neva, il cui transetto è fornito, da un lato, di un colonnato che si rifà direttamente a quello presente nella basilica di San Pietro a Roma; l'Istituto minerario di Pietroburgo (1806-11), il cui pronao è tratto dal tempio di Poseidone presente a Paestum; il padiglione delle Rose nel castello di Pavlovskoe (1803-14) (Usol'e, Perm' 1759 - Pietroburgo 1814).