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Vogel, Wladimir.

Compositore svizzero di origine russo-tedesca. Compiuto i primi studi sotto la guida di Skriabin, alla fine della prima guerra mondiale, stabilitosi nella capitale tedesca, si perfezionò con F.B. Busoni e H. Tiessen. A Berlino, a partire dal 1932, svolse un'intensa attività didattica, fino a quando l'avvento del Nazismo non lo costrinse all'esilio. Ad Ascona, nel Canton Ticino, si dedicò alla critica musicale. Tra la sua copiosissima produzione (lavori per il teatro, musica vocale, strumentale e per orchestra, concerti per strumenti e orchestra), figurano: Natura vivente (1921), Sinfonia fugata in memoria di Ferruccio Busoni (1925), Ritmica ostinata (1932), Tripartita (1934), Epitaffio per A. Berg (1936), Una raccolta di madrigali (1936), Devise (1936), Ticinella (1942), Passacaglia (1943), Preludio, Interludio, Postludio (1953), Arpiade (1954), Antigone (1955), Sette aspetti di una serie dodecafonica (1950), Thyl Claes (1946), Alla memoria di G. B. Pergolesi (1959), Meditazione sulla maschera di Modigliani (1961). Fu autore, fra l'altro, di una trascrizione per due pianoforti della Grande fuga, op. 13 di Beethoven (1932) (Mosca 1896 - Zurigo 1984).