Pittore e incisore italiano. Autodidatta, fin
da giovanissimo fu attratto, più che dalla pittura, dall'incisione, che
egli praticò con notevole abilità secondo tecniche diverse
(acquaforte, puntasecca, xilografia, ecc.). Il suo primo quadro a olio risale al
1916 ma
V. svolse un'attività continua nel campo della pittura
soltanto dal 1920; la sua prima mostra personale, che ebbe luogo a Marina di
Pisa, risale infatti al 1922. Il suo stile pittorico è del tutto isolato:
i suoi dipinti non si possono avvicinare ad alcuna scuola ma esprimono invece
una personalità del tutto originale che si estrinseca in un substrato di
intima poesia e di notazioni individuali. Grande importanza, nella storia
dell'arte contemporanea, ha soprattutto l'opera grafica di
V. per quanto
le sue prime incisioni rivelino un legame col mondo ottocentesco di G. Fattori e
con quello versiliese di L. Viani. Bellissime, fra le litografie, sono
San
Rocco con cane e il gattuccio mentre fra le acqueforti sono da citare
Cocomero e sedia;
Fiori marini (Agnano, Pisa 1898 - Pisa
1965).