Moneta d'argento romana. Del valore di ¾ di
denario, recava sul retro la testa laureata di Giove e sul verso la Vittoria
incoronante un trofeo. Emesso probabilmente in contemporanea con il primo denaro
(269 a.C.), il
v.
era destinato al commercio esterno e aveva per
questo peso pari alla dramma focese, moneta esterna più conosciuta. Ne
vennero emesse tre serie (anonima, con simboli e con monogrammi) e vennero
coniate anche le varianti di mezzo
v. e di doppio
v. Nel 100 a.C.
Iniziò ad essere sostituito da un
v. avente valore di quinario, da
cui la successiva sinonimia di quinario e
v.