Duca di Savoia. Figlio di Carlo
Emanuele I di Savoia e di Caterina d'Asburgo-Spagna, venne inviato giovanissimo
dal padre in Spagna perché potesse aspirare alla successione al trono, ma
fu richiamato nel 1605 alla morte del fratello Filippo Emanuele che
sostituì nella linea di ereditarietà sabauda. Venne allora
associato dal padre negli affari del governo e, a sostegno della politica
paterna filofrancese, nel 1619 fatto sposare con Cristina, sorella di Luigi XIII
di Francia, succedendo infine a Carlo Emanuele nel 1630. L'intervento paterno
nella seconda guerra di successione del Monferrato lo vide costretto a firmare
con la Francia il Trattato di Cherasco (1631) con il quale si garantiva alcune
terre del Monferrato ma rinunciava a Pinerolo. Contrariamente ai fratelli
Tommaso e Maurizio, filospagnoli, volle mantenere saldi i rapporti con la
Francia con la quale si impegnò nel Trattato di Rivoli che, sebbene
sfavorevole alla Savoia, prospettava la speranza dell'acquisizione della
Lombardia spagnola. Morì di malaria (altre versioni optano per
l'avvelenamento) durante la campagna contro gli Spagnoli e la Savoia conobbe un
periodo di grave difficoltà durante la reggenza della vedova. Nel 1630
V.
A. aveva assunto anche il titolo di re di Cipro scatenando una
diatriba tra la Savoia e Venezia, oltre alla dura opposizione del papato che non
lo riconobbe (Torino 1587 - Vercelli 1637).