Branca della frutticoltura che si interessa alla
coltivazione della vite. La
v. detta le norme pratiche e scientifiche
sull'impianto di un vigneto, sulla moltiplicazione della pianta,
sull'allevamento, sulla potatura, sulla concimazione, sui vari lavori del suolo,
sulla scelta delle varietà sugli innesti; in questo senso, essa ha,
quindi, lo scopo precipuo di aumentare e migliorare la produzione dell'uva. Il
terreno scelto per il vigneto deve essere di medio impasto, profondo, fresco non
troppo calcareo e a reazione neutra; deve essere, inoltre, ben esposto e
moderatamente ventilato. La propagazione della vite si ha per innesto. L'uso di
innestare la varietà desiderata su viti americane (
portainnesto)
è invalso in
v. da quando è comparsa la fillossera; il
portainnesto, infatti, è il miglior sistema per debellare il parassita.
L'impianto di un vigneto viene eseguito con barbatelle selvatiche su terreno
già livellato e concimato, in autunno o al principio di primavera; la
distanza delle pianticelle dipende dalla fertilità del terreno. La
potatura è su base annua e consiste nel taglio del tralcio che ha
già fruttificato e nell'accorciamento di uno dei tralci originati dallo
sperone. Le pratiche colturali prevedono, inoltre, sarchiature, scerbature,
potature verdi e lavorazioni di fine inverno.