Teologo francese. Entrato nell'ordine
francescano, fu attento osservatore dei contrasti teologici, intervenendo contro
Pietro di Giovanni Olmi e Ubertino da Casale. Nel 1307 venne eletto ministro
provinciale di Aquitania e, in seguito (1321), divenne vescovo di Albano.
V. identificò l'esistenza con l'essenza stessa degli esseri,
ritenendo l'intelletto uno strumento di conoscenza individuale e l'anima sede
della rivelazione illuminante di Dio. Oltre alle sue numerose
Quaestiones
disputatae, citiamo anche il
De rerum principio (Bazas, Bordeaux 1260
circa - Avignone 1327).