Architetto, pittore e incisore
italiano. Allievo e aiuto decoratore di G.A. Pellegrini, si specializzò
nello studio e nell'applicazione della prospettiva (disciplina che
insegnò all'Accademia, da lui fondata). Progettò il palazzo
Mangilli-Valmarana (1751, originariamente chiamato palazzo Smith) e la facciata
del palazzo Giusti (1766). Dedicò la sua attività di incisore alla
riproduzione delle vedute di Venezia del Canaletto, e si occupò della
pubblicazione e dell'illustrazione (1771) del
Trattato sopra gli errori degli
architetti di Teofilo Gallaccini (1564-1641), su un'edizione successiva del
quale pubblicò delle
Osservazioni (1771) (Venezia
1688-1782).