Tenace e attaccaticcio come il vischio. È la
forma propria dell'uso scientifico, cui corrisponde, nel linguaggio corrente e
in quello economico e politico, il termine
vischioso. • Fis. -
Liquido o gas che presenta una certa viscosità. Tutte le sostanze, in
realtà, sono più o meno
v., ma il termine viene utilizzato
per indicare specificatamente quelle sostanze, in particolare i fluidi, dotate
di una spiccata viscosità, come, ad esempio, i lubrificanti. Non esiste
un fluido rigorosamente non
v., cioè privo di attriti interni, nel
quale gli sforzi siano puramente normali; ad esso, tuttavia, si avvicina il
comportamento dei liquidi molto scorrevoli, come l'acqua. ║
Deformazioni v.: deformazioni a carattere permanente dipendenti sia
dall'entità delle forze applicate, sia dal tempo di applicazione delle
forze stesse. Le deformazioni
v. si manifestano in tutti i materiali da
costruzione, sotto carichi statici di entità anche inferiore a quelli
richiesti per deformazioni plastiche; esse, inoltre, dipendono anche dalla
temperatura del materiale sottoposto all'azione di forze esterne. Il limite di
viscosità di ogni acciaio, ad esempio, dato dal massimo valore che
può raggiungere il carico unitario senza che si manifestino deformazioni
v., diminuisce rapidamente al crescere della temperatura. Il massimo
carico che un materiale è in grado di sopportare per una durata di tempo
indefinita senza che in esso si verifichino rotture viene detto
carico
unitario al limite di scorrimento v.; la sua esatta determinazione è,
per definizione stessa, impossibile, ma può essere approssimato
stabilendo un tempo di applicazione sufficientemente lungo, mediante la
cosiddetta
prova di scorrimento v.
Tale prova riveste particolare
importanza nella tecnica delle costruzioni, poiché consente di stabilire
la resistenza degli acciai, specialmente a elevata temperatura e sotto carichi
di lunga durata.