Filosofo e critico tedesco. Lasciata
la carriera ecclesiastica, nel 1837 ottenne la cattedra di Estetica presso
l'università di Tubinga, dove dovette sottostare a una sospensione di due
anni (1845-47) per dissensi con l'intellighenzia ecclesiastica locale. Nel 1855
passò al politecnico di Zurigo, tornando di nuovo a Tubinga nel 1866 e
spostandosi, infine, al politecnico di Stoccarda (1868-77). Nel 1848 venne
eletto deputato al Parlamento di Francoforte. Autore prolifico, scrisse
prevalentemente saggi (
Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen,
1846-57;
Goethe's Faust.
Neue beiträge sur Kritik des
Gedichts, 1875), ma si cimentò anche nella narrativa (
Auch
Einer, 1878, lungo racconto autobiografico di stile baroccheggiante) e nella
poesia (
Epigramme aus Baden-Baden, 1867;
Lyrische Gänge,
1882;
Allotria, postumo 1892) (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). ║
Il figlio,
Robert, anch'egli docente di Storia dell'arte, fu iniziatore
della teoria estetica dell'
Einfühlung (empatia) (Tubinga 1847 -
Vienna 1933).