Pedagogista italiano. Prese parte alla
Resistenza nei gruppi piemontesi di Giustizia e libertà, divenendo, nel
dopoguerra, membro del Partito d'Azione e del Partito Socialista Italiano.
Docente nei licei e in alcune università (Milano, Torino), nel 1962 venne
nominato ordinario di Pedagogia a Roma. Profondo studioso di educazione, si
occupò anche delle conseguenze sociali e politiche delle scelte educative
personali. Fu membro di diversi gruppi e organismi internazionali (OCSE, UNESCO,
Consiglio d'Europa) e presidente del Centro europeo dell'educazione. Tra i suoi
scritti si ricordano:
J.
Dewey (1951);
Esperienza e
valutazione (1958);
Scuola aperta (1960);
Educazione e
condizionamento sociale (1964);
Educazione e divisione del lavoro
(1974);
Scuola e cultura di pace (1985) (Trieste 1919 - Roma 2007).