Violenza sulle donne.

"Associazione pari & libera"
La varietà di violenze sulle donne sono: FISICA, PSICOLOGICA, SESSUALE, DOMESTICA, ECONOMICA E ALTRI.... La violenza può avere diverse sfaccettature. La violenza psicologica molto spesso fa più male dell' altre. La donna viene svalutata nell'ambito della famiglia è quindi si crea un trauma. La violenza avviene soprattutto sulle donne incinte. La maggior parte delle donne di solito si sentono in colpa, oppure hanno paura che l'uomo tende a ritornare a far violenza .
LE VARIE TIPICHE DI VIOLENZA:
-LA VIOLENZA IN FAMIGLIA : è detta Domestica, avviene soprattutto ai bambini di età 5 fino all'età adulta.
-VIOLENZA ECONOMICA : questa violenza ci fa veramente riflettere, la dona che lavora,viene licenziata,il marito si appropria del denaro della moglie. Nella grande maggioranza dei casi,tale forma di violenza consiste in un insieme di strategie che privano la donna di decidere e di agire autonomamente e liberamente,rispetto ai propri desideri e scelte di vita controllando del reddito famigliare,appropriazione del salario della donna negazione dell'accesso all'istruzione o al lavoro, privazione deliberata del cibo, dei vestiti o dei beni essenziali.
1) negando,controllando puntigliosamente o limitando l'accesso alle finanze famigliari,quali conti in banca o altre finanze;
2) occultando ogni tipo di informazione sui mezzi finanziari della famiglia o sulla situazione patrimoniale in genere della stesa;
3) vietando,ascoltando o boicottando l'accesso ad un lavoro fuori casa,
4) non adempiendo ai doveri di mantenimento stabiliti da leggi e sentenze;
5) sfruttando la donna come forza lavoro nell’azienda familiare (contadina, turistica, artigiana, ecc.), senza alcuna retribuzione né potere decisionale o accesso ai mezzi finanziari;
6) appropriandosi dei proventi del lavoro della donna ed usandoli a proprio vantaggio;
7) indebitando la donna per far fronte alle proprie inadempienze;
8) attuando ogni forma di tutela giuridica, anche preventiva, ad esclusivo del proprio vantaggio e a danno della donna (quale l’intestazione di immobili o di attività produttive).
-VIOLENZA FISICA: spingere, mordere, bruciarure di sigarette, maltrattamenti, spingere, mordere, strattonare, causare bruciature di sigarette, impedire di muovere trattenendo tirare calci, pugni, impedire di mangiare, strappare i capelli,  rompere o danneggiare oggetti nella vicinanza della vittima, tagliare i vestiti, picchiare, essere chiusi in una stanza o fuori casa, prendere per il collo, essere tenuti forzatamente svegli, schiaffeggiare, essere minacciati, ecc... passando ad un atto nei confronti della donna.
La violenza lacera quotidianamente la società, circonda la nostra vita, coinvolge la nostra coscienza, sollecita la nostra riflessione morale, culturale, politica. Odio e Amore, violenza e pace: due politiche, che pur essendo di segno opposto non si incontrano mai. L'uomo respinge sempre l'altro e per lo più è sempre quello di segno negativo a vincere. Ormai abbiamo tutti paura di camminare per le strade delle nostre città quando è buio; ma anche in pieno giorno la micro delinquenza può colpire una povera vecchietta che ha appena ritirato la pensione o la ragazzina innocente che si lascia avvicinare senza troppe remore. Molte donne sono sottoposte quotidianamente a quelle che oggi vengono considerate forme di violenza inaccettabili; spesso però, non se ne rendono conto. La sofferenza diventa abitudine e stile di vita; non si denuncia, ma neppure si ribella. Non si conosce una possibilità di vita migliore. Atti violenti, aggressioni, spinte, soffocamento, imprigionamento, restrizioni di libertà di movimento e "MERCIFICAZIONE" da parte del partner (LAVORI FORZATI, PROSTITUZIONE).

VIOLENZA PSICOLOGICA: rifiutare una persona, lasciarla sola, umiliarla, minacciare la famiglia, sopportare l'amante in casa, chiuderla dentro, non farla andare a lavoro ecc... La violenza psicologica rappresenta uno dei livelli più profondi e insidiosi tra le varie violenze all’interno delle mura domestiche, è una delle più potenti strategie di potere e controllo che presiedono ai maltrattamenti.

Non è facile, come sembra, parlare di violenza psicologica, perché in realtà spesso la violenza, all’interno di una coppia, viene banalizzata, o negata vedendo in essa un semplice rapporto di dominazione.
Ma negare la violenza che certi attacchi hanno, su una donna, significa negare la profondità che la ripercussione psicologica di queste molestie hanno sulla vittima.
La violenza subita spesso è molto sottile e non ci sono tracce evidenti come in caso di violenza fisica, ma quello che accade, in realtà, in questa tortura emotiva, è un tentativo violento di “distruzione morale” dell’altro.
Questo tipo di maltrattamento utilizza delle strategie di controllo ricorrenti:

L’intimidazione cioè spaventare con gesti, minacce, parole; minacciare di usare violenza verso familiari o anche animali ed oggetti insomma tutto quello che può essere importante per la vittima.

MOLESTIE MORALI: cioè tutta una serie di atteggiamenti effettuati con gravità crescente: rifiuto dell’altro, sarcasmo, derisione, disprezzo sopraffazione, isolamento, fino ad arrivare all’omicidio psicologico!

Talvolta si arriva a dei veri e propri lavaggi del cervello, dove la donna e i figli arrivano ad una totale disistima di sé e della loro vita.

Secondo un’indagine, la donna che ha subito gravi vessazioni ha dodici volte più probabilità di tentare il suicidio rispetto alle altre donne ( Violence Aganist Women in the family, 1989).

Quando assistiamo a tutte quelle strategie lesive della libertà e dell’identità personale dell’altro, che generano insicurezza, paura e svalutazione di sé, allora si tratta di violenza psicologica. Purtroppo, come succede quasi sempre, è presente un’eccessiva responsabilizzazione della donna, che si attiva per far fronte a tutti i compiti e le richieste che le vengono fatte da colui che la maltratta, nella continua speranza di non adirarlo e dimostrare la propria adeguatezza come moglie e come madre.


VIOLENZA DOMESTICA: la violenza contro le donne all'interno delle relazioni intime,comunemente detta violenza domestica, può essere definita come ogni atto o condotta da parte di un individuo che la donna reputi essere o essere stato a lei legato da relazione intima che comporti morte, danno fisico, sessuale o psicologico o sofferenza della donna. La violenza contro le donne nelle relazioni intime non è confinata ad un particolare sistema politico o economico, ma è comune a ogni società e cultura.

Essere vittima ma non colpevole le 4 regole fondamentali:

RIVOLGERSI AL PSICOLOGO, ASSOCIAZIONE ANTI VIOLENZA, DENUNCIARE IL FATTO, LA VITTIMOLOGIA.

Il 2,5% in Sicilia le donne non denunciano il fatto, per la donna è una prigione perché ha paura.


STALKING:

La violenza per la donna è in forte aumento, lo stalking significa Persecuzione, possono verificarsi per una vendetta (DARE MINACCIA), abusi fisici, sessuali ecc...
 

LE PERCENTUALI:
nel 55% circa è reazione di coppia
nel 25% circa è nel condominio
nel 0,5% circa nelle famiglie (FIGLI, FRATELLI, GENITORI)
nel 15% circa è nel posto di lavoro, scuola, università
nel 76% gli uomini violentano le donne
nel 47% ex partner (AMANTI, MARITI, FIDANZATI)
nel 81% e la donna dai 15 all'età di 80 anni
nel 62% delle donne sono maltrattate dal partiner
68,3% la percentuale sale nei casi di violenza sessuale
69,7% quando parliamo di stupro
91,6% i partner sono i maggiori responsabili per alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro e i rapporti sessuali non voluti, ma che si subiscono per paura delle conseguenze.
6,2% stupro ad opera di estranei.

Stalking significa; fare posta, spiare, telefonare, perseguire ecc...


Gli elementi pricipali Stalking o molestie sono:
- la vittima
- la persecuzione


Stalker è chi mette in opera lo Stalking cioè uno o più atti appartenente innocui o solo molestie.
La maggior parte della sequenze avvengono:
 

IN FAMIGLIA, SU FACEBOOK, TRA COLLEGHI Di LAVORO, TRA I COMPAGNI Di SCUOLA ECC....
TIPI Di STALKING:

il "risentito", caratterizzato da rancori per traumi affettivi ricevuti da altri a suo avviso ingiustamente (tipicamente un ex-partner di una relazione sentimentale);
il "bisognoso d'affetto", desideroso di convertire a relazione sentimentale un ordinario rapporto della quotidianità; insiste e fa pressione nella convinzione che prima o poi l'oggetto delle sue attenzioni si convincerà;
il "corteggiatore incompetente", che opera Stalking in genere di breve durata, risulta opprimente ed invadente principalmente per "ignoranza" delle modalità relazionali, dunque arreca un fastidio praticamente preterintenzionale;
il "respinto", rifiutato dalla vittima, caratterizzato dal voler contemporaneamente vendicarsi dell'affronto costituito dal rifiuto ed insieme riprovare ad allestire una relazione con la vittima stessa;
il "predatore", il cui obiettivo è di natura essenzialmente sessuale, trae eccitazione dal riferire le sue mire a vittime che può rendere oggetto di caccia e possedere dopo avergli incusso paura; è una tipologia spesso riguardante del voyeur e dei pedofili.

LE LEGGI

La legge 3/4/2009 n°34 la pena  parte dai 6 mesi ai 4 anni secondo il reato commesso

VIOLENZA ECONOMICA

Gli effetti della violenza economica si rilevano come uno degli ostacoli più grossi nel momento in cui la donna si sente pronta per uscire dalla situazione di maltrattamento e deve fare i conti con le reali possibilità di sopravvivenza.

È per questo che la legge n. 154 del 2001 ha istituito quale misura accessoria a quella principale (ovvero l’ordine di allontanamento coattivo nell’ambito penale ex art. 282 bis c.p. e gli ordini di protezione nell’ambito civile ex artt. 342 bis, 342 ter c.c. e 736 bis c.p.) l’obbligo di corrispondere un assegno alla famiglia. Ciò al fine di apprestare una immediata risposta al problema, non minore, del sostentamento economico della famiglia, specie laddove il familiare violento allontanato sia l’unica o la principale fonte di sostentamento.

Possono far riferimento a questa categoria di violenza i reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (nella forma di malversazione dei beni familiari, ex art. 570 c.p. comma 2, n.1), maltrattamenti in famiglia (ex art. 572 c.p.) e quello di violenza privata (ex art. 610 c.p.)

VIOLENZA  STALKING

Articolo 575 codice penale: omicidio

Articolo 582 codice penale: lesioni personali

Articolo 594 codice penale: ingiuria.

Articolo 595 codice penale: diffamazione.

Articolo 610 codice penale: violenza privata.

Articolo 612 codice penale: minaccia.

Articolo 614 codice penale: violazione di domicilio.

Articolo 635 codice penale: danneggiamento.

Misure di diritto civile: ordini di protezione.

VIOLENZA PSICOLOGICA

Possono pertanto far riferimento a questo tipo di violenza:

- i reati d’ingiuria (ex art. 594 c.p.),

- di violenza privata (ex art. 610 c.p.),

- di minaccia (ex art. 612 c.p.),

- di lesioni quando cagionano una malattia del corpo o della mente (ex artt. 582 e 583 c.p.),

- di abuso di mezzi di correzione e disciplina (ex art. 571 c.p.),

- di maltrattamenti in famiglia (ex art. 572 c.p.)

- di sequestro di persona (ex art. 605 c.p.).

La violenza psicologica tende ad essere sanzionata principalmente in sede civile, anche se è possibile talvolta percorrere l’alternativa penale.

LEGGE SULLA VIOLENZA SESSUALE

VIOLENZA SESSUALE  art. 609 bis – 609  decies  codice penale

La legge 15 febbraio 1996 n. 66, abrogando la precedente disciplina che considerava la violenza sessuale come un reato che offende la morale e la società, ha finalmente riconosciuto e tutelato il diritto delle donne, intendendo la violenza sessuale come delitto contro la persona.

La normativa attuale punisce chiunque costringa una donna, con violenza o minaccia, a compiere o subire atti sessuali. La pena prevista è particolarmente elevata (da 5 a 10 anni) e viene comminata a seguito di un processo che, se lo richiedi, può essere tenuto a porte chiuse, senza la partecipazione del pubblico e senza che il tuo nome e la tua immagine possano apparire sui giornali.

Pene ancora più severe sono stabilite in caso di violenza sessuale di gruppo.

La nuova legge stabilisce, inoltre, che ogni atto sessuale, anche consenziente, compiuto su una persona di età inferiore ai 13 anni è da ritenersi violenza sessuale.

Non solo tali, al contrario, gli atti compiuti da due soggetti, avendo in ogni caso entrambi più di 13 anni, fra i quali la differenza di età non sia superiore a 3 anni (cioè al massimo 16 anni).

LEGGE  SULLA FAMIGLIA

Dopo il comma 2 dell'articolo 291 del codice di procedura penale è aggiunto il seguente:

La famiglia dal punto di vista giuridico (art. 144 c.c. comma 1, art. 181 c.c.)

I diritti di famiglia dagli articoli 566, 567 e 568 del codice penale ecc.....

eXTReMe Tracker
Tweet

Shiny Stat