(o
Bellovacense). Erudito
francese. Domenicano a Parigi dal 1220 circa, fu nominato da Luigi IX lettore
nel monastero di Royaumont sull'Oise, con il compito di predicare a corte, fare
ricerche, insegnare teologia ai monaci. Come precettore della famiglia reale
scrisse il
De eruditione filiorum regalium (1250-52), trattato pedagogico
sul metodo per insegnare e per apprendere, sull'educazione morale e la
disciplina, sull'educazione femminile. Il suo nome è però legato
all'opera
Speculum maius portata a temine nel 1244, in seguito
rimaneggiata fino alla stesura definitiva (1256-59). Si tratta della più
vasta enciclopedia medioevale, desunta da un repertorio di sentenze e citazioni
di circa 450 autori antichi e medioevali che abbraccia tutto lo scibile umano.
Vera summa della cultura latina del tardo Medioevo, l'opera è divisa in
tre parti:
Speculum naturale (32 libri), che rimanda all'osservazione
scientifica dell'universo e dell'uomo sullo sfondo del racconto biblico della
creazione;
Speculum doctrinale (17 libri), trattato sulle scienze e sulle
arti, che possono aiutare l'uomo a elevarsi dalle profondità in cui
è caduto con il peccato originale;
Speculum historiale (31 libri),
che narra la storia del mondo dalla creazione fino al XIII sec., nell'evoluzione
degli aspetti culturali. Dopo il 1310 un autore ignoto aggiunse all'opera
originale una sezione (
Speculum morale) dedicata all'etica e alla
teologia, da considerarsi quindi non autentica. L'enciclopedia conobbe un certo
successo: oltre alla tradizione manoscritta ebbe infatti sei edizioni a stampa
tra il 1400 e il 1600 (1190 circa - Beauvais 1264).