Chim. - Prefisso che, nelle parole composte della
nomenclatura chimica, indica il radicale vinilico, di formula
CH
2=CH-. ║
Vinilacetato o
acetato di vinile:
liquido incolore, mobile, infiammabile, dall'odore forte e sgradevole, poco
solubile in acqua, che addiziona facilmente alogeni e idracidi. Industrialmente
viene prodotto a partire dall'etilene (un tempo dall'acetilene), mediante una
reazione catalizzata che può avvenire in fase liquida o in fase di
vapore, ad alta temperatura (175-200 °C) e ad alta pressione (fino a 8
bar). L'acetato di vinile viene utilizzato prevalentemente per preparare
l'acetato di polivinile, l'alcol polivinilico e alcuni copolimeri, quali il
cloruro di vinile. ║
Vinilacetilene: idrocarburo insaturo che si
può ottenere per dimerizzazione dell'acetilene a -70 °C. Si presenta
sotto forma di liquido incolore, di sapore dolciastro, che bolle a 5 °C.
Addizionato all'acido cloridrico dà il cloroprene, dalla cui
polimerizzazione si ottiene il neoprene. ║
Vinilammine: gruppo di
composti appartenenti alle enammine, ottenuti per vinilazione delle ammine
primarie e secondarie in presenza di catalizzatori alcalini. Esse rappresentano
gli intermedi di sintesi in svariati processi organici. ║
Vinilbenzene: sinonimo di
stirene
(V.). ║
Vinilcloruro o
cloruro
di vinile: estremamente tossico, esso si presenta sotto forma di gas
dall'odore etereo facilmente condensabile che tende a formare miscele
infiammabili ed esplosive a contatto con l'aria. Viene sintetizzato
industrialmente a partire dall'etilene (in passato dall'acetilene) che
può essere clorurato direttamente ad alta temperatura e in assenza di
catalizzatore oppure indirettamente attraverso la formazione di dicloroetano
che, passando su un catalizzatore a circa 500 °C e alla pressione di 3-4
bar, si decompone dando origine a cloruro di vinile e acido cloridrico.
L'interesse industriale per questo composto è dovuto alla sua spiccata
tendenza alla polimerizzazione, con formazione di cloruro di polivinile o di
polimeri misti. ║
Viniletere: chiamato anche ossido di divinile o
diviniletere, il composto si presenta come un liquido incolore dall'odore
caratteristico, infiammabile, poco solubile in acqua, che si decompone in
presenza di acidi forti. È dotato di proprietà narcotiche e viene
usato in genere nella preparazione di resine scambiatrici di ioni. ║
Vinilfluoruro o
fluoruro di vinile: gas infiammabile, incolore,
dall'odore etereo, che si ottiene dalla reazione catalizzata dell'acetilene e
dell'acido fluoridrico. Il polimero che si ottiene da questo composto è
dotato di elevata resistenza all'azione della luce e degli agenti atmosferici e
per tale motivo viene utilizzato per produrre fibre tedlar. ║
Vinilpiridina: liquido utilizzato, insieme a butadiene, stirene, ecc.,
per la preparazione di copolimeri dotati di proprietà particolari.
║
Vinilpirrolidone: liquido incolore, assai solubile in acqua e nei
comuni solventi organici, utilizzato per produrre polivinilpirrolidone.