Pseudonimo di
Olga Villani. Attrice teatrale
italiana. Dopo una breve esperienza come indossatrice, esordì nel teatro
di rivista (1940) accanto a Macario, A. Magnani, A. Sordi e N. Taranto. Nel
1945, anno del suo debutto nel teatro drammatico con una piccola parte in
La
quinta colonna, di E. Hemingway, per la regia di L. Visconti, entrò a
far parte della compagnia Morelli-Stoppa. Dopo aver recitato con le più
importanti compagnie dell'epoca (Ferrati-Scelzo, 1947;
Calindri-Volonghi-Volpi-Riva, 1950; Pagnani-Ninchi-Tieri, 1954;
Ferrati-Carraro-Salerno, 1955), optò per un teatro di tipo brillante
(ricordiamo le commedie
Tè e simpatia, di R. Anderson, e
Spirito allegro, di N. Coward, entrambe per la regia di L. Squarzina),
pur continuando, saltuariamente, ad interpretare ruoli drammatici (
Tavole
separate, di T. Rattigan;
Giovanna d'Arco al rogo, di P.Claudel).
Dopo il suo secondo matrimonio (1962), la sua attività teatrale divenne
sempre meno intensa, arrivando ad un ritiro quasi ventennale interrotto nel 1984
con l'allestimento di
Zoo di vetro, di T. Williams, per la regia di G.
Sepe. Nel 1986 ritrovò il vecchio compagno di lavoro E. Calindri con il
quale recitò in
Non si può mai sapere (1986), di A.
Roussin,
Le donne saccenti (1987), di Molière, e
Sul lago
dorato (1988), di E. Thomson (Suzzara, Mantova 1922 - Rapallo, Genova 1989).