Chirurgo italiano. Medico del cardinale
Giuliano della Rovere (poi papa con il nome di Giulio II) e del cardinale Sisto
della Rovere, s'interessò, tra i primi, alla cura delle ferite prodotte
da armi da fuoco. Fu autore di un diffuso trattato dal titolo
Practica in
chirurgia copiosa (1514) (Rapallo, Genova 1450 circa - poco dopo il 1517).