(der. del composto latino
viginti: venti, e
viri: uomini). Nell'antica Roma, collegio composto da venti membri. I
più importanti risultano essere quelli formati in occasione
dell'attuazione della legge agraria di Cesare (59 a.C.) e i collegi
magistratuali inferiori cui partecipavano coloro che intendessero entrare a far
parte della questura e della conseguente vita politica (in tarda età
repubblicana questi erano composti da 26 elementi ed erano chiamati
vigintisexviri; fu Augusto a ridurne il numero a 20).