Romanziere italiano. Di famiglia ebrea,
iniziò la carriera come giornalista fondando, insieme ad altri, la
rivista "Corrente" e collaborando, sotto lo pseudonimo di
Berto
Vani,
a "Letteratura" e "Prospettive".
Studioso di letteratura francese libraio ed editore di libri rari (sua la
collana Edizioni del Polifilo), fu romanziere delicato e nostalgico e, insieme a
G. Testori, L. Bianciardi e L. Santucci, fu cantore della Milano quotidiana che,
nei suoi romanzi, diveniva spunto e ragione d'essere di un lavoro di ricerca
emotiva e intimista. Legato ai temi dell'Ebraismo, li inserì nei suoi
lavori mescolandoli a quelli dell'innocenza dell'infanzia e della memoria
familiare. Tra le sue opere ricordiamo: i romanzi
Erba d'infanzia (1943),
La fidanzata (1947),
Estate al lago (1958),
Le foglie di San
Siro (1962),
Un certo Ramondés (1965),
L'invenzione
(1969),
Il grembiule rosso (1975),
Fata Morgana (1978),
L'abbandono (1991),
La breve passeggiata (1993); le raccolte di
racconti
Fine delle Domeniche (1973),
La Lucia dei Giardini
(1977),
All'ombra di mio padre:
infanzia milanese (1984),
Un'educazione borghese (1987); le raccolte liriche
Anche le più
lievi.
Poesie 1980-1985 (1985) e
L'esistenza.
Poesie
1986-1992 (1993) (Milano 1918-1999).