Scrittore portoghese. Predicatore
gesuita, fu consacrato sacerdote nel 1634. Dopo aver vissuto per molti anni fra
le popolazioni indie del Brasile, fece ritorno in Portogallo dove entrò
in contatto con re Giovanni IV che lo nominò predicatore di corte e
membro del Consiglio reale e dal quale ottenne diversi incarichi diplomatici (in
Olanda, Inghilterra, Francia, a Roma, nelle missioni del Maranhao e nel
Pará). Espulso dai coloni perché favorevole alla limitazione della
schiavitù degli Indios (in questo senso ottenne dal sovrano alcuni
decreti), nel 1661 rientrò in Portogallo dove venne posto al confino a
Porto per il suo aperto schieramento a favore dell'infante Pietro. Processato
dall'Inquisizione per i suoi scritti nei quali annunciava la resurrezione di re
Giovanni IV e l'avvento del regno millenario del Portogallo, trascorse in
carcere un anno (1667-68). Con la reggenza di Pietro ottenne piena
riabilitazione e, dopo un periodo trascorso a Roma durante il quale divenne
confessore della regina Cristina di Svezia, nel 1681 riuscì a ritornare
in Brasile. È ricordato soprattutto per i suoi
Sermoni e le sue
Lettere (Lisbona 1608 - Bahia, Brasile 1697).