Drammaturgo portoghese. Di lui si hanno pochissime
notizie biografiche e le stesse date di nascita e morte sono incerte. Si sa,
però, che tra il 1502 e il 1536 lavorò alla corte di Manoel el
Afortunado e di Giovanni III. 43 sono le sue opere pervenuteci: 12 in
portoghese, 11 in castigliano, le altre con parti in entrambe le lingue. Vicine
allo stile di Juan del Encina sono le prime opere (
Auto da
visitação, 1502;
Auto pastoril catellano;
Auto de
los Reys Magos). Al secondo periodo dell'attività di
V.
risalgono:
Auto da India (1509);
Auto da fé (1510);
Auto
da Fadas (1511); le azioni drammatiche
Farça dos físicos
e
O velho da horta (1512); la tragicommedia
Exortação da guerra;
Auto da fama;
Auto de la
Sibila Casandra (1513 circa);
Auto da festa. A una terza fase
appartengono, invece: la trilogia delle
Barcas (
Barca do Inferno e
Barca do Purgatorio, 1517-18, in portoghese;
Barca da Gloria,
1519, in castigliano), la commedia
Inês Pereira (1522);
Fragua
de amor (1524); le tragicommedie
Amadís de Gaula e
Don
Duardos. Il
Juiz de la Beira, il
Clérigo da Beira e
l'
Auto da Mofina Mendes (1534) sono le opere dell'ultima fase della sua
produzione. Poeta di intensa religiosità, fu capace di tradurre
l'osservazione del mondo esterno e di quello interiore in una poesia vivida e
realista, attenta ai drammatici conflitti che si svolgono nell'anima umana. La
prima edizione delle opere di
V. è stata curata dal figlio
Luís nel 1562 (forse Lisbona 1465 circa - forse Évora 1540).