Oscillazione di piccola ampiezza e grande frequenza:
la v.
delle corde di uno strumento. ║ Per estens. -
Ciò che dà l'impressione di rapido movimento oscillatorio:
la v.
delle note. ║ Fig. - Fremito della voce, dovuto
a forti emozioni interne. • Fis. - In un sistema elastico, piccole
oscillazioni del sistema stesso intorno alla sua posizione di equilibrio. Per
semplicità, si consideri il caso di un corpo puntiforme libero
P,
inizialmente fermo nella posizione di equilibrio
P0; sotto
l'azione di una sollecitazione elastica esterna di centro
O, esso inizia
a descrivere oscillazioni armoniche lungo la retta
OP0 intorno
alla posizione di equilibrio
P0 secondo l'equazione
d2x/dt + ω2x = 0, dove
x(
t)
è l'ascissa variabile di
P e ω una costante, tale che
ω/π fornisce la frequenza del moto. Le
v. governate da questo
tipo di equazione vengono dette
permanenti, in quanto si ripetono
indefinitamente nel tempo con le stesse caratteristiche. In natura non esistono
v. permanenti, ma solo
v.
smorzate, le cui caratteristiche
variano nel tempo per l'azione di resistenze passive. Le
v. sopra
descritte, inoltre, sono dette
sinusoidali o
semplici o
armoniche, in quanto la funzione che ne descrive la legge oraria è
sinusoidale. La maggior parte delle
v. periodiche presenti in natura,
invece, sono
non semplici; esse, tuttavia, possono essere considerate
come la sovrapposizione di un numero, eventualmente infinito, di
v.
semplici, mediante uno sviluppo in serie di Fourier. Le considerazioni fino a
qui fatte per un corpo puntiforme
P possono essere estese anche a un
sistema elastico qualsiasi, purché gli eventuali vincoli a cui esso
è sottoposto gli consentano di entrare in
v., sotto l'azione di
una conveniente sollecitazione. In particolare, la descrizione del moto di un
sistema olonomo, a vincoli lisci e indipendenti dal tempo, sottoposto all'azione
di una forza conservativa, è del tutto simile a quella di un corpo
puntiforme; in questo caso, se il sistema è a
n gradi di
libertà, è necessario considerare
n parametri
x1, ...,
xn indipendenti fra di loro,
ciascuno atto a descrivere un grado di libertà del sistema, detti
coordinate normali. Se il sistema, inizialmente posto in una data
configurazione di equilibrio, viene perturbato abbastanza poco da tale
configurazione, esso inizia a muoversi indefinitamente, con un moto governato
dalle equazioni
dxi/dt +
ω2ixi = 0,
i = 1, ...,
n, cioè ciascuna coordinata normale si muove di moto armonico
semplice con frequenza
ωi/2π. I moti armonici delle
coordinate normali, dalla cui sovrapposizione è dato il moto del sistema,
vengono detti
v.
principali. Le
v. prese in esame fino a
qui vengono anche dette
v.
libere, in contrapposizione alle
v.
forzate che si verificano quando un sistema è sottoposto
ad altre forze, oltre che a quelle di richiamo elastiche che determinano le
v. stesse; se tali forze sono variabili periodicamente nel tempo, si
possono verificare fenomeni di
risonanza. ║
V.
molecolari: in fisica molecolare, piccole oscillazioni degli atomi intorno
alla posizione di equilibrio nella molecola di cui fanno parte. ║
V.
reticolari: in fisica dello stato solido, piccole oscillazioni
degli atomi costituenti il reticolo cristallino intorno alla loro posizione di
equilibrio. • Tecn. - Il problema delle
v. delle strutture assume
particolare rilevanza in molti campi della tecnica, soprattutto nell'ambito
delle costruzioni aeronautiche, navali e civili. In campo aeronautico, le
v. delle strutture sono causate principalmente dall'interazione tra le
azioni aerodinamiche alle quali le strutture stesse sono sottoposte e le
conseguenti deformazioni elastiche; esse costituiscono comunque un aspetto
particolare dei fenomeni aeroelastici in senso lato che possono verificarsi in
una struttura aeronautica. I principali fenomeni aeroelastici cui possono essere
soggette le superfici portanti dei velivoli sono l'
inversione del comando
alettoni e la
divergenza aeroelastica; il primo fenomeno si verifica
in corrispondenza di una determinata velocità, detta
velocità
di inversione, superata la quale le modificazioni subite dalle strutture
provocano un effetto contrario rispetto al comando impartito (gli alettoni si
alzano invece di abbassarsi), mentre il secondo insorge in corrispondenza della
cosiddetta
velocità di divergenza, e causa una instabilità
nel sistema stesso, che diventa così soggetto a rottura. Per quanto
riguarda i fenomeni di
v. delle superfici portanti, invece, si
distinguono principalmente le
autovibrazioni o
flutter e il
buffetting. Il fenomeno delle autovibrazioni può interessare
qualsiasi parte del velivolo; esso è dovuto allo scambio di energia tra
la corrente fluida e la struttura, la quale, assorbendo più energia di
quella dissipata per attrito interno, a determinate velocità
(
velocità critica di buffer) può determinare oscillazioni
di ampiezza crescente, fino a provocare la rottura della struttura stessa. Il
fenomeno di buffetting, invece, consiste in una
v. irregolare dell'intera
struttura, che determina un andamento irregolare del velivolo stesso: questo si
alza e si abbassa continuamente rispetto a quella che dovrebbe essere la sua
traiettoria. Nel caso dell'elicottero, il problema delle
v. assume un
ruolo ancora più importante in fase di progettazione, poiché
può essere tale da penalizzare in maniera fondamentale l'assetto di volo
e la durata di alcuni suoi organi; i principali fenomeni vibratori si verificano
nella fase di transizione, da volo stazionario a volo traslatorio, e in
corrispondenza della velocità massima, durante il volo di traslazione. In
campo civile, il problema delle
v. delle strutture ha duplice interesse:
negli edifici per abitazione, l'aspetto principale riguarda l'isolamento dei
disturbi acustici che possono essere provocati dalle
v.
stesse,
mentre nel campo delle grandi strutture interessano le sollecitazioni dinamiche
cui le strutture stesse possono essere soggette, a causa delle conseguenze
possibili sulle condizioni di buona staticità. Nell'ambito delle
costruzioni navali, infine, il problema delle
v. ha importanza, oltre che
per una buona progettazione della struttura stessa, anche per i disturbi che
esse possono provocare sulle persone imbarcate.