Scrittore lettone. Combattente per la
libertà nazionale e sostanzialmente autodidatta, dagli anni Venti si
dedicò alla letteratura e nel 1944, di fronte all'avanzata sovietica, si
rifugiò in Germania e poi (1950) negli Stati Uniti. Segnalatosi con la
raccolta narrativa
Nel fracasso del mondo (1920), fu autore di romanzi
d'impostazione realistica (
Gente dei campi, 1927;
Tre fortune,
1929;
Anima d'acciaio,
1938), di opere poetiche (
Le corone
della vita, 1942;
Nelle capanne di raggi, 1947), di raccolte di
favole lettoni (
Leggende lettoni,
1942 e 1945), nonché di
drammi e saggi (Nerea 1896-1962).