Scrittore serbo. Maestro in un
villaggio e simpatizzante socialista, si trasferì a Belgrado nel 1863
divenendo redattore per alcune riviste. Scrisse racconti (
Fiore di
campo,
1890;
Camere verdi,
1895) nei quali
idealizzò la vita dei villaggi rurali, sorretta da rigide strutture
patriarcali, raggiungendo livelli di intenso lirismo; di minore interesse i
romanzi, tra cui
Contadine (1893) e
Hajduk Stanko (1896)
(Crnobarski Salaš, Šabac 1862 - Glogovac, Paraèin
1905).