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Versante.

(dal francese versant, der. di verser: versare). Ciascuno dei due fianchi di un rilievo o di una catena montuosa: il v. occidentale degli Appennini. ║ Ciascuno dei due fianchi di una valle; l'individuazione dei v. destro o sinistro avviene volgendosi con le spalle alla testata della valle. ║ V. a reggipoggio: v. che taglia trasversalmente la faccia degli strati delle formazioni rocciose da cui è formata; con v. di questo tipo l'affioramento della testata degli strati rende possibile la formazione di pendii assai ripidi. ║ V. a franapoggio: v. nel quale il pendio concorda con l'immersione degli strati; se l'inclinazione degli strati ha un angolo maggiore del pendio, possono verificarsi con frequenza frane e scivolamenti. ║ Fig. - Sul v. di: riguardo a, relativamente a: sul v. degli scioperi si annuncia un mese critico. • Geomorf. - La forma e il modellamento di un v. sono da porsi in relazione con diversi fattori: clima, vegetazione, scorrimento superficiale e sub-superficiale delle acque, litologia, ecc. La forma dei v., in relazione all'aspetto geometrico (altezza, lunghezza, inclinazione), allo spessore e alla natura dei detriti, è oggetto dell'analisi dei v. I profili dei v. possono essere di diverso genere (rettilinei, concavi, complessi) e possono modificarsi per mezzo di rotture di pendio, legate a variazioni litologiche o a elementi strutturali che provocano interruzione della continuità litologica, come le faglie. Le superfici, a loro volta, possono essere planari, tronco-coniche convesse o tronco-coniche concave. Alla base dell'evoluzione e del modellamento dei v. vi sono vari fattori che contribuiscono alla demolizione e all'abbassamento del rilievo terrestre, come il dilavamento, la degradazione meteorica, la soliflussione, l'azione della forza di gravità. Da questi fattori, presupponendo in una data area condizioni climatiche e tettoniche immutate, possono derivare v. regolarizzati, ossia v. rettilinei e stabili, con un'inclinazione tale da comportare un sensibile rallentamento dei processi di degradazione alla base del distacco e della caduta dei materiali rocciosi lungo il pendio; tale situazione, tuttavia, si verifica difficilmente perché raramente in un'area si conservano le stesse condizioni climatiche e tettoniche di contorno per lunghissimi periodi di tempo. Molto importante, quindi, è l'azione del clima nell'evoluzione dei v., che assume caratteri differenti nelle diverse aree climatiche; nelle aree occupate dai ghiacciai, per esempio, i v. si caratterizzano per l'accentuazione (e non per la diminuzione) delle pendenze: da qui il tipico profilo a U e i fianchi ripidi delle valli glaciali. Nei climi aridi e nei climi umidi tropicali i v. si conservano ripidi; l'evoluzione del rilievo tende rapidamente allo spianamento, ma restano dei rilievi residuali che presentano pendenze sempre più ripide. Nelle regioni a clima temperato i v. possono avere diverse evoluzioni (diminuzione, mantenimento o accentuazione della pendenza) in relazione alla natura delle rocce.