Giurista
e riformatore religioso italiano. Nunzio pontificio in Germania (1533), ordinato
vescovo nel 1536 e posto a capo della diocesi di Modrus in Croazia e quindi di
Capodistria, nel 1540 rappresentò ufficialmente la Francia alla dieta di
Worms. Da posizioni conciliative nei confronti degli evangelici
V. giunse
progressivamente a una completa conversione al Protestantesimo. Denunciato come
luterano nel 1544 e processato a Venezia (1546), dove ottenne l'assoluzione, fu
invitato a Roma per discolparsi, ma scelse l'esilio, proseguendo la sua
attività politico-religiosa in Germania, nei Grigioni, in Valtellina.
Acerrimo nemico del papato,
V.
fu autore di opere letterarie di
carattere essenzialmente propagandistico (
Della creatione del nuovo papa
Giulio III, 1550;
Bolla della inditione et convocatione del Concilio,
1550) e di invettiva (celeberrime sono le sue polemiche contro P. de Soto e S.
Osio e contro gli indici dei libri proibiti); alla sua figura si rifà il
romanzo di F. Tomizza
Il male viene dal Nord (1984) (Capodistria 1498 -
Tubinga 1564).