Compositore italiano. Discepolo di F.
Alfano e di G. Mattioli, fu direttore al conservatorio di Pesaro (1950-52), di
Cagliari (1953-55) e infine di Firenze (1956-70), affermandosi anche come
accademico di Santa Cecilia e della Filarmonica romana. Influenzato inizialmente
da Alfano, si accostò successivamente al gusto neoclassico e, nel secondo
dopoguerra, alla tecnica dodecafonica. Autore di sette lavori teatrali, tra cui
I sette peccati (1956),
V. compose anche musica sinfonica (tre
sinfonie;
Ouverture della campana, 1951;
Fantasia, 1958), corale
(
Prière pour demander une ètoile, 1966), da camera
(
Elegie, 1964), un concerto per pianoforte (1949) e alcune colonne sonore
(Verona 1900 - Roma 1978).