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Verdi, Federazione dei.

Partito politico italiano. Nacque nel 1986 con la denominazione di Federazione delle Liste Verdi, raggruppando in un unico soggetto politico le liste elettorali ambientaliste presenti sul territorio nazionale. Espressione dei movimenti ecologisti sviluppatisi in Italia a partire dagli anni Settanta, i Verdi si presentarono per la prima volta alle elezioni politiche nel 1987, conquistando il 2,6% dei consensi. Nel 1990 l'unificazione tra la Federazione delle Liste Verdi e i Verdi Arcobaleno diede vita all'attuale F. dei V., detta anche "partito del sole che ride", di cui fu eletto primo portavoce nazionale Carlo Ripa di Meana (1993-96). Sul piano politico il partito, sostenitore degli obiettivi ambientalisti, appoggiò le forze progressiste e dal 1995 aderì alla coalizione dell'Ulivo. Entrata a far parte dei Governi Prodi (1996-98) e D'Alema (1998-99), la F. dei V. subì una dura sconfitta alle elezioni europee del giugno 1999 (1,8% dei voti). In occasione delle elezioni politiche del maggio 2001 il partito presentò liste comuni insieme allo SDI, nella lista denominata Il Girasole, a sostegno dell'Ulivo. L'alleanza con i socialisti, però, fece perdere consensi alla F. dei V., che scese dal 2,6% del 1996 al 2,2% al proporzionale per la Camera. Raggiunto un soddisfacente 2,5% alle elezioni europee del giugno 2004, la F. dei V. aderì al nuovo schieramento di centro-sinistra dell'Unione in vista delle elezioni politiche dell'aprile 2006, dove ottenne il 2% dei suffragi e 15 deputati alla Camera e il 4,1% dei voti e 11 senatori al Senato (cui si presentò insieme a PdCI e Consumatori Uniti nella lista comune denominata Insieme con L'Unione). Con la formazione del secondo Governo Prodi, il presidente della F. dei V. Pecoraro Scanio divenne ministro dell'Ambiente, Paolo Cento sottosegretario all'Economia, Stefano Boco sottosegretario alle Politiche Agricole. Nel novembre 2006 una parte del partito si staccò per unirsi al nascente Partito Democratico con il nome di "Ecologisti per l'Ulivo". Nella primavera del 2008, caduto il Governo Prodi, la F. dei V. si presentò alle elezioni politiche dell'aprile 2008 con una lista unitaria con Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista (la Sinistra Arcobaleno, con candidato premier Fausto Bertinotti). La nuova formazione tuttavia non andò molto oltre il 3% dei consensi, non riuscendo a superare lo sbarramento del 5% e rimase fuori sia dalla Camera che dal Senato. L'insuccesso elettorale portò alle dimissioni di Pecoraro Scanio da presidente e nel corso del congresso straordinario di Chianciano Terme del luglio 2008, venne nominata portavoce nazionale Grazia Francescato, con il consenso del 60% dei delegati. La minoranza guidata da Marco Boato, che premeva per un cambiamento di rotta e per una più stretta alleanza della F. dei V. con il PD, si aggiudicò solo il 22% dei voti.