Ingegnere italiano. Ufficiale del
genio, dedicatosi alla progettazione di dirigibili e aeroplani, nel 1917 insieme
a U. Savoia realizzò l'avanguardistico velivolo
SVA
(Savoia-Verduzio-Ansaldo). Divenuto ispettore tecnico della ditta Caproni,
V.
collaborò alla progettazione dei biplani
Caproni 161
e
161 bis che nel 1937-38 raggiunsero alcuni primati di altezza. Dal
1930 insegnò Costruzioni aeronautiche e quindi Meccanica del volo nella
scuola d'ingegneria aeronautica dell'università di Roma (Napoli 1881 -
Roma 1958).