Musicista italiano. Allievo
dello zio Antonio, svolse successivamente un'intensa attività
concertistica in Italia e quindi a Londra (1714), dove fu attivo come direttore
d'orchestra dell'Opera italiana, e a Düsseldorf (1715). Trasferitosi a
Dresda, dove dal 1717 al 1722 fu solista di corte, tentò il suicidio
gettandosi da una finestra e restando zoppo per tutta la vita. Dopo aver
soggiornato a Praga (1723), Pisa (1745-50) e Torino (1750), si stabilì
definitivamente a Firenze. Tra i maggiori violinisti-compositori del periodo
tardo barocco,
V. pubblicò due sonate per violino (1721, 1744) e
una sonata per violino e flauto, mentre rimasero manoscritte numerose sonate,
opere teatrali, concerti, sinfonie, cantate. È autore del trattato
Il
trionfo della pratica musicale (Firenze 1690-1768).