Teologo e predicatore italiano.
Teatino (1817), svolse attività di pubblicista per la rivista
conservatrice napoletana "L'enciclopedia cattolica" (1821-23) sulle
cui pagine diffuse le idee di Lamennais. Docente di Diritto ecclesiastico alla
Sapienza di Roma e, dal 1830 al 1833, generale dell'ordine dei Teatini, fu
predicatore efficace e ammirato e partecipò attivamente ai tormentati
avvenimenti politici occorsi durante il pontificato di Pio IX. Dopo aver
maturato, come lo stesso Lamennais, un'evoluzione del pensiero, passando da un
rigido Ultramontanismo a un Cattolicesimo liberale,
V.
di R. si
schierò a favore dell'insurrezione separatista scoppiata a Palermo nel
1848, divenendo rappresentante di quel Governo presso la Santa Sede. In seguito
alla fuga di Pio IX a Gaeta (novembre 1848), pur rifiutando di entrare a far
parte dell'Assemblea costituente, riconobbe di fatto la Repubblica romana e si
fece assertore, in una serie di violenti articoli apparsi sul "Monitore
romano", della separazione tra Stato e Chiesa. Caduta la Repubblica
romana, andò in volontario esilio in Francia dove proseguì nella
sua attività di predicatore e di pubblicista. I suoi scritti sono
raccolti in
Opere complete (31 volumi, 1854-64) e
Opere postume (3
volumi, 1863) (Palermo 1792 - Versailles 1861).