Isola (1,3 kmq) dell'arcipelago Ponziano, nel Mar
Tirreno. Con il vicino isolotto di Santo Stefano fa parte dell'omonimo comune
(633 ab. CAP 04020). Di origine vulcanica,
V. ha il suo punto più
alto nel Monte dell'Arco (139 m.) ed è la seconda isola dell'arcipelago
per estensione. • St. - Nota nell'antichità con il nome di
Pandataria e probabilmente già visitata dai Greci,
V. fu
colonia romana e quindi possedimento imperiale dall'età di Augusto il
quale, relegandovi la figlia Giulia, fu il primo a utilizzarla come luogo di
confino. Successivamente altri membri sgraditi della famiglia imperiale vi
furono esiliati: Agrippina Maggiore da Tiberio, Ottavia da Nerone, Flavia
Domitilla da Domiziano, ecc. Dopo la caduta dell'Impero romano, sino al IX sec.
l'isola fu tenuta dall'Impero bizantino che la usò come porto militare. A
lungo contesa fra i duchi di Gaeta, i Saraceni e la chiesa di Gaeta,
V.
passò poi ad Alberico Carafa, duca di Ariano, e nel 1542 alla famiglia
Farnese, che ne ebbe la proprietà fino all'arrivo dei Borboni di Napoli.
• Arte - Sono tuttora visibili le vestigia (ragguardevoli quelle a punta
Eolo) di una grandiosa villa romana, mentre il porto, in parte tagliato nella
roccia, è un rilevante esempio di architettura portuale romana.