Geodeta olandese. Docente di
Geodesia alle università di Utrecht (1927) e di Delft (1939), fu
presidente dell'Associazione Internazionale di Geodesia (1933-46), segnalandosi
per le ricerche gravimetriche marine, compiute anche con l'ausilio di strumenti
da lui stesso ideati (tripendolo). Le anomalie gravimetriche osservate,
indussero lo studioso a confermare la teoria della deriva dei continenti
proposta da A. Wegener, così come i rilievi analizzati sui fondali
oceanici consentirono di chiarire le misure continentali, contribuendo a
restituire un'immagine completa della gravità terrestre. Socio
dell'Accademia dei Lincei (dal 1947) e della Pontificia Accademia delle Scienze
(dal 1964),
V. lasciò alcuni contributi fondamentali, come
Crociere gravimetriche in mare (quattro volumi, 1932-48),
La Terra e
il suo campo di gravità (1958) (L'Aia 1887 - Amersfoort, Utrecht
1966).