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Venèzie, Le.

Nome talora impiegato con riferimento al Veneto (Venezia Euganea), al Friuli-Venezia Giulia, al Trentino-Alto Adige (Venezia Tridentina), considerate nel loro insieme. • Encicl.- Le tre regioni dell'area hanno avuto vicende storiche non unitarie. Per quanto riguarda lo sviluppo della civiltà nella zona in epoca preistorica, risale alla fine del V millennio a.C. la comparsa delle prime comunità neolitiche a ceramica impressa; l'inizio del millennio successivo vide, invece, l'affermazione della cosiddetta "cultura del vaso a bocca quadrata". In questa fase l'economia delle comunità si basava sull'agricoltura e sull'allevamento, ma anche sulla caccia e su attività di raccolta. Con la cultura eneolitica di Remedello (di cui costituiscono importanti testimonianze l'abitato di Le Colombare e la tomba di Villafranca), intorno al 2500 a.C., venne introdotta nell'area la metallurgia. Alcuni secoli dopo (2200 a.C. circa), nell'Età del Bronzo, si affermò la cultura di Polada (tra gli insediamenti si menzioneranno quelli del Lago Fimon e della Rocca di Rivoli, lungo l'Adige); nell'economia conservavano uno spazio rilevante la raccolta e la caccia. Notevole testimonianza della media età del Bronzo sono le tombe con corredo di Povegliano Veronese. La diffusione del Protovillanoviano risale al periodo compreso tra il 1100 e il 900 a.C. ed è testimoniata dai cimiteri, in cui si ritrova costantemente il rito della deposizione delle ceneri nelle urne. Varietà locali di questa civiltà si ritrovano in Val Pusteria, nelle valli dell'Isarco e dell'Adige. Nell'Età del Ferro, si sviluppò in territorio veneto la civiltà dei Veneti (V.). Evoluzioni particolari vi furono nel Carso triestino (dove si protrasse la civiltà dei castellieri, che ebbe origine nell'Età del Bronzo) e nelle vallate alpine.