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Velocità.

La rapidità di movimento di un corpo, valutabile mediante il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo: la v. della luce. ║ L'essere veloce, anche in senso figurato: la v. del pensiero. • Balist. - V. di un proiettile: v. del baricentro del proiettile rispetto a un sistema di riferimento terrestre. In particolare si dice v. iniziale del proiettile quella rilevata quando esso lascia la bocca di fuoco, e v. di arrivo, quella con cui il proiettile giunge sul bersaglio. • Acust. - V. del generico punto P di un mezzo elastico investito da un suono. • Aer. - Con riferimento a un aeromobile con sostentazione e propulsione dipendenti dalle caratteristiche dell'aria, il termine assume numerose e particolari accezioni. Citiamo di seguito le principali. ║ V. relativa all'aria o aerodinamica: v. dell'aeromobile rispetto all'aria, rilevata mediante l'indicatore di v. La sua considerazione è di fondamentale importanza per la condotta dell'aeromobile. ║ V. relativa al suolo o effettiva o assoluta: v. dell'aeromobile rispetto al suolo. Nel caso di aria immobile, essa coincide con la v. aerodinamica, mentre nel caso in cui una massa d'aria si sposti rispetto al suolo, è data dalla somma della v. rispetto all'aria e della v. di trascinamento dell'aria stessa; la sua considerazione è di fondamentale importanza per la navigazione dell'aeromobile. ║ V. ascensionale o di salita: la componente verticale della v. di un aeromobile nel volo di salita. ║ V. di ammaramento o di atterramento: la componente orizzontale della v. di un aeromobile nell'istante di contatto con l'acqua o con il suolo. ║ V. critica: senza ulteriori specificazioni, v. alla quale si presentano instabilità di vario tipo dovute a fenomeni aeroelastici. ║ V. di crociera: v. media di un aeromobile lungo un determinato percorso, nelle condizioni ottimali di volo. ║ V. commerciale: v. media effettiva tenuta da un aeromobile in servizio di linea. ║ V. di decollo: v. di un aeromobile all'istante in cui si distacca dalla terra o dall'acqua. ║ V. di discesa: la componente verticale della v. di un aeromobile nel volo di discesa. ║ V. di primo e di secondo regime: rispettivamente, la v. di un aeromobile corrispondente al volo in regime rapido e in regime lento. ║ V. massima di regime: la v. del volo orizzontale a una data quota corrispondente al massimo impegno del gruppo propulsore. ║ V. di minima potenza: la v. del volo orizzontale a una data quota corrispondente alla minima potenza richiesta per la sostentazione. ║ V. minima di controllo: v. aerodinamica minima alla quale un aeromobile plurimotore può mantenersi sicuramente in volo in caso di avaria di uno dei motori. ║ V. normale: v. di un aeromobile in moto uniforme rettilineo e orizzontale con propulsore e regime normale. Nel caso di aria immobile coincide con la v. aerodinamica. • Astron. - V. peculiare o reale di un astro: v. dell'astro rispetto a un sistema di riferimento di orientamento fisso, avente origine nel baricentro del sistema a cui l'astro appartiene. • Econ. - V. di circolazione della moneta: numero di trasferimenti compiuti dall'unità monetaria in un dato periodo. In particolare, con riferimento all'equazione di scambio o di reddito, si parla, rispettivamente, di v. di scambio o di reddito. Nel caso della v. di scambio, essa è definita implicitamente dall'equazione MV = Py, dove M è la quantità di moneta, V la v. di circolazione, P il livello generale medio dei prezzi e y il reddito reale; nel caso, invece, della v. di reddito, essa è definita dall'equazione Y = VM, dove Y = Py è il reddito monetario; tale equazione può essere derivata dalla prima nel caso di v. di scambio stabile nel tempo. • Fis. - Grandezza fisica che misura la rapidità con cui si muove un corpo. Più precisamente, dato un punto P in moto, si definisce v. media nell'intervallo di tempo Δt = t2 - t1 il rapporto fra lo spazio Δs percorso da P nell'intervallo Δt e Δt stesso; se la v. media resta costante durante il movimento, cioè non dipende dall'intervallo di tempo Δt considerato, il moto si dice uniforme. Se il moto non è uniforme, la v. media fornisce solo un'informazione approssimata sulla rapidità del movimento, tanto più precisa quanto minore è l'intervallo di tempo Δt considerato; diventa fondamentale, in questo caso, il concetto di v. istantanea, definita mediante il limite



pari alla derivata temporale ds/dt della funzione s(t) che esprime la legge con cui varia nel tempo l'ascissa curvilinea di P lungo la traiettoria (legge oraria). Se il moto è uniforme, la v. istantanea è la stessa in ogni istante e coincide con la v. media calcolata in un qualsiasi intervallo di tempo. La v. così definita prende anche il nome di v. istantanea scalare, poiché è una grandezza fisica scalare; il prodotto della v. scalare per il versore tangente alla traiettoria nell'istante considerato prende il nome di v. vettoriale, vettore sempre tangente alla traiettoria, diretto secondo il verso della s crescente o in direzione opposta a seconda che il moto sia progressivo o retrogrado. Con riferimento a una terna cartesiana immobile, se il vettore v. è costante nel tempo, il moto è rettilineo uniforme; se è costante il versore tangente alla traiettoria, e quindi la direzione e il verso del vettore v., ma non il suo modulo, il moto è ancora rettilineo, ma non uniforme; se, infine, il vettore v. ha solo modulo costante (cioè, è costante la v. scalare), mentre varia la sua direzione, il moto è curvilineo uniforme. Il moto di un punto P può essere riferito anche a una terna cartesiana T' a sua volta in moto rispetto a una seconda terna fissa T; in questo caso, la v. vettoriale del punto P rispetto alla terna fissa T (v. assoluta) è pari al risultante della v. relativa (v. vettoriale rispetto a T') e della v. di trascinamento (v. vettoriale della terna T' rispetto a T), come enunciato dal cosiddetto principio dei moti relativi. Se, infine, il corpo in moto non è puntiforme, la sua v. varia in genere da punto a punto; la trattazione cinematica del moto è in questo caso più complessa e varia a seconda delle caratteristiche del corpo stesso (si parla, più precisamente, di cinematica dei sistemi puntiformi, dei continui rigidi, dei continui deformabili, ecc.). La v. ha le dimensioni fisiche del rapporto tra una lunghezza e un tempo; la sua unità di misura, nel sistema internazionale SI, è, pertanto, il m/sec. ║ V. angolare: nel moto piano di un punto P, riferito a un sistema di coordinate polari, rapporto tra l'incremento subito dall'anomalia, Δθ, nell'intervallo di tempo Δt, e l'intervallo Δt stesso (v. angolare media). Il limite di tale rapporto



prende il nome di v. angolare istantanea, pari alla derivata temporale della funzione θ(t); a seconda che P si muova secondo il verso di θ crescente o meno, la v. angolare assume valori positivi o negativi e il moto è progressivo o retrogrado. Il valore assoluto della v. angolare viene generalmente indicata con la lettera ω; se ω è costante, il moto del punto è caratterizzato da una componente rotatoria uniforme. In particolare, nel caso del moto circolare uniforme, la determinazione della v. angolare è semplice: in questo caso, infatti, si ha ω = 2π/T, dove T è il periodo del moto, pari all'intervallo di tempo necessario al punto per compiere una rotazione completa. Le dimensioni fisiche della v. angolare sono quelle di un rapporto tra un angolo (grandezza adimensionata) e un tempo; la sua unità di misura, nel sistema internazionale SI, è quindi il rad/s. La nozione di v. angolare, qui introdotta nel caso di un moto piano e puntiforme, può essere estesa agli altri ambiti della cinematica, dai corpi rigidi ai sistemi deformabili. Nel caso di corpi rigidi, caratterizzati, cioè, dal medesimo atto di moto in ogni punto del corpo, essa è definita in modo analogo a quanto fatto per il moto piano. Se il moto è una pura rotazione di asse ζ, può essere definita una v. angolare vettoriale, avente modulo pari alla v. angolare, costante, di ogni punto del corpo, e direzione e verso pari al versore dell'asse di rotazione ζ. Nel caso, invece, di un moto rigido generico, è necessario rifarsi al teorema del Mozzi, in base al quale il moto può essere scomposto, istante per istante, in una traslazione e in una rotazione intorno a un asse (asse di istantanea rotazione); è possibile, pertanto, definire ancora una v. angolare, la cui espressione risulta tuttavia molto più complessa, essendo riferita a tutti e tre gli angoli di Eulero. Nel caso, infine, di un sistema deformabile, come un fluido, non è più possibile definire una v. globale, che caratterizzi l'intero sistema: il concetto di v. angolare diventa quindi locale e dipende dal punto del sistema in esame. ║ V. areolare: nel moto piano di un punto P, riferito a un sistema di coordinate polari Oρθ, limite del rapporto ΔA/Δt fra l'area spazzata dal raggio vettore ω nell'intervallo di tempo Δt e Δt stesso, calcolato per Δt tendente a zero. È possibile calcolare il valore della v. areolare mediante la formula (1/2)ω2/dt, o, in coordinate cartesiane Oxy, dove si assuma come asse x l'asse polare del precedente sistema di riferimento, (1/2)(xdy/dt - ydx/dt). Se la v. areolare è costante nel tempo il moto viene detto centrale. Le dimensioni fisiche della v. areolare sono quelle del rapporto tra un'area e un tempo; la sua unità di misura, nel sistema internazionale SI, è m2/s. V. critica: con riferimento a un dato fenomeno meccanico, v. alla quale si verifica una modificazione dell'andamento del fenomeno. Ad esempio, nel moto di caduta dei gravi nell'aria, v. alla quale il moto diventa rettilineo uniforme, per azione della resistenza dell'aria sul grave. ║ V. iniziale: con riferimento a un punto P, v. del punto calcolata nell'istante t0 dal quale si prende in considerazione il moto (istante iniziale). ║ V. periferica: con riferimento al moto rotatorio di un corpo rigido, v. dei punti posti alla periferia del corpo stesso, pari al prodotto ωd, dove ω è la v. angolare e d è la distanza del punto dall'asse di rotazione. ║ V. radiale e trasversa: con riferimento al moto piano di un punto P rispetto a una terna Oρθ, i componenti della v. vettoriale lungo la direzione del raggio vettore (v. radiale) e della normale al raggio vettore(v. trasversa). ║ V. di scorrimento: con riferimento a un conduttore percorso da una corrente elettrica, v. media dei portatori di carica. ║ V. di traslazione: in un moto rigido, componente della v. vettoriale lungo l'asse del Mozzi, pari alla v. della componente traslatoria dell'atto di moto all'istante considerato. Tale v. può variare in direzione, modulo e verso istante per istante, ma assume lo stesso valore in tutti i punti del corpo. ║ V. lagrangiana: in meccanica dei fluidi e, più in generale, nella meccanica dei continui deformabili, v. istantanea propria di una data particella del sistema. L'andamento della v. lagrangiana nel tempo, pertanto, corrisponde alla descrizione del moto di una singola particella del sistema fluido. ║ V. euleriana: in meccanica dei fluidi e, più in generale, nella meccanica dei continui deformabili, v. propria della particella che si trova in una precisa posizione del campo occupato dal fluido. L'andamento della v. euleriana nel tempo, pertanto, permette di conoscere la distribuzione di v. nel campo occupato dal fluido in moto, istante per istante. • Mar. - V. di una nave, normalmente misurata in nodi (1 nodo = 1,852 km/h). La v. di esercizio delle navi da trasporto si è attualmente stabilizzata sui 13-18 nodi, mentre può salire fino a 25-30 nodi nel caso di traghetti su rotte particolari; nel caso di navi da guerra, invece, si distinguono una v. massima, variabile dai 30 ai 50 nodi, da usarsi solo in combattimento, una v. di crociera e una v. economica, definita mediante la massima percorrenza possibile con il consumo dell'intero carburante a disposizione. • Sport - Gare di v. su pista: nel ciclismo, gare basate sulla v. delle prestazioni dei concorrenti. • Tecn. - V. economica: v. alla quale corrisponde il consumo minore di energia a parità di percorso. ║ V. commerciale: v. adottata dai mezzi di trasporto pubblici, corrispondente alla spesa minore di esercizio, tenuto conto di tutti i fattori concomitanti (ammortamento, interessi del capitale, costi del personale addetto al trasporto, ecc.). È di norma sensibilmente superiore alla v. economica.

VELOCITÀ MASSIME NEL MONDO ANIMALE
Sulla terra km/h
ghepardo
antidorcade
gnu
gazzella di Grant
gazzella di Thomson
leone
lepre europea
cavallo da corsa
caama
zebra
iena macchiata
coyote
levriero
bufalo africano
ippotrago equino
asino selvatico
sciacallo
giraffa
facocero
lupo
rinoceronte nero
elefante africano
coniglio selvatico
uomo
110
95
80
80
80
80
70
70
65
65
65
65
60
55
55
55
55
50
50
45
45
40
40
39
In acqua km/h
pesce vela
pesce spada
tonno
delfino
tarpone
gattuccio
pescecane
salmone
trota
capodoglio
balenottera azzurra
leucisco
fregarolo
anguilla
uomo
polpo
carpa
gambero
110
95
73
60
57
48
43
40
33
31
15
13
11
11
7
5
2
0
In aria km/h
falco pellegrino
rondone
fregata
alzavola
martin pescatore
libellula
quaglia
pipistrello
300
200
200
120
110
80
70
30