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Vellèio Patèrcolo, Gàio.

Storico romano. Originario di una ricca famiglia campana, rivestì importanti cariche politiche e militari al seguito di Gaio Cesare e poi in Germania, sotto Tiberio. Pretore nel 14 d.C., in seguito si ritirò a vita privata. La sua storia di Roma, pubblicata nel 29 d.C. è dedicata a M. Vinicio, campano come lui, ed è articolata in due libri, il primo dalla fondazione al 146 a.C., mentre il secondo procede la trattazione dei fatti fino al 30 d.C., adottando lo stile annalistico, più particolareggiato. L'opera, che ai fatti prettamente storici affianca anche notizie letterarie, pecca di parzialità nei confronti di Tiberio, elogiato e incensato, e, lungi dall'essere un mero elenco dei fatti, tradisce le posizioni dell'autore, fortemente ostile all'imperialismo universale e rigidamente conservatore nelle questioni interne. Scritta in uno stile enfatico e prolisso, l'opera usa come fonti Catone, Ortensio, Livio e l'autobiografia di Augusto. Dimenticata per secoli, venne rinvenuta nel 1515 in un codice alsaziano di Murbach dall'umanista Beato Renano (19 a.C. circa - 31 d.C. circa).