Stats Tweet

Veidt, Conrad.

Attore cinematografico tedesco. Studiò al Deutsches Theater di Berlino con Max Reinhardt, lavorando inizialmente in teatro e dedicandosi successivamente al cinema, incoraggiato dall'interessamento di Richard Oswald. Debuttò nel 1917 con Das Rätsel von Bangalore, di P. Leni e A. Antalffy, divenendo ben presto uno dei volti più significativi dell'Espressionismo tedesco, grazie a film come Satanas (1919), di F.W. Murnau, e, soprattutto, Il gabinetto del Dottor Caligari (1919), di R. Wiene. La sua figura esile, l'andatura lenta e trascinata, lo sguardo angosciato e allucinato, contribuirono a renderlo interprete ideale di personaggi negativi e crudeli nei quali si nascondono però animi nobili inesorabilmente destinati alla sconfitta. Durante gli anni Venti e Trenta lavorò anche in Italia, in Svezia (Jerusalem, 1927, di E. Mattson), in Francia, negli Stati Uniti (The Last Performance, 1927, di P. Fejos), in Inghilterra (Rome Express, 1932, di W. Forde; I Was a Spy, 1933, di V. Saville). Tra i film realizzati in patria ricordiamo: Der Januskopf (1920), di F.W. Murnau; Le mani dell'altro (1924), di Wiene; Die Letzte Kompagnie (1930), di K. Bernhardt; Il congresso si diverte (1931), di E. Charell. Incarcerato per breve tempo nel 1934 dal regime nazista (sua moglie era ebrea), V. abbandonò la Germania trasferendosi dapprima in Inghilterra (dove girò, tra gli altri, King of the Damned, 1935, di W. Forde; Under the Red Robe, 1937, di V. Sjöström; La spia in nero, 1939, di M. Powell), quindi, dal 1940, negli Stati Uniti. Tra i suoi ultimi film ricordiamo: Il ladro di Baghdad (1940), di M. Powell, T. Whelan e L. Berger; Escape (1940), di M. Le Roy; Volto di donna (1941), di G. Cukor; Casablanca (1942), di M. Curtiz; Al di sopra di ogni sospetto (1943), di R. Thorpe (Potsdam 1893 - Hollywood 1943).