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Vazov, Ivan.

Scrittore bulgaro. Studiò in Romania e, tornato in patria, prese parte ai moti rivoluzionari del 1876. Dopo la proclamazione del Principato bulgaro indipendente, deluso dall'orientamento e dalla condotta politica, si ritirò a Plovdiv, nella Rumelia orientale, ancora sotto il controllo degli Ottomani; sostenitore di posizioni filorusse, nel 1885, dopo l'unificazione del Paese, fu ancora in esilio per tornare quindi definitivamente in patria. Fu scrittore e poeta eclettico e prolifico e si impose come il più significativo rappresentante del Romanticismo nel suo Paese. La sua vasta produzione, in gran parte di argomento politico-patriottico, comprende, oltre alle raccolte poetiche (Vessillo e gusla, 1876; Le pene della Bulgaria, 1877; Canti per la Macedonia, 1916), anche testi teatrali (Padron M., 1879; I cacciatori d'impiego, 1903), racconti (Invisi e sgraditi, 1883; I compari, 1884) e romanzi (Nuova terra, 1896; Sotto il giogo, 1889) (Sopot, od. Vazovgrad 1850 - Sofia 1921).