Tipografo francese. A Parigi divenne
“maestro” (1530) e, successivamente, “stampatore del re”
(1566). Successo al suocero A.I. Badius nell'attività, ne conservò
la marca tipografica (
Prelum Ascensianum) sino al 1539. Tra le opere
stampate da
V., che utilizzò sempre caratteri romani, ricordiamo
le edizioni dei
Rerum Venetarum libri XII di P. Bembo (1551), le
Vite (1559) e le
Opere complete (1567 e 1574) di Plutarco nella
traduzione di J. Amyot (Amiens 1505 - Parigi 1576).