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Vargas, Getúlio Dornelles.

Uomo politico brasiliano. Avvocato, fu deputato federale (1923-26) e ministro delle Finanze (1926-27), quindi, nel 1928-30, governatore dello Stato del Rio Grande. Nel 1930 partecipò alle elezioni presidenziali, uscendone sconfitto; convinto di essere stato vittima di un complotto ordito dal presidente uscente (che voleva un successore proveniente dal suo stesso stato, quello di San Paolo), organizzò una rivolta di ufficiali progressisti scoppiata nel Rio Grande ed estesasi negli Stati di Minas Gerais e Paraíba. Nel novembre 1930 venne nominato presidente provvisorio e si impegnò nello scioglimento del Parlamento federale e delle assemblee legislative regionali, sostituendo i governatori degli Stati con funzionari da lui selezionati tra uomini di sua fiducia. Nel 1934 varò una nuova Costituzione che rafforzò i poteri centrali a scapito delle autonomie degli Stati federali e introdusse la norma per la quale era fatto divieto di rieleggere un presidente in carica. Eletto lui stesso nel novembre 1937, in un momento storico caratterizzato da forti agitazioni comuniste, proclamò lo stato d'assedio, sciolse il Parlamento e i partiti politici e impose una nuova Costituzione, di tipo autoritario, nella quale al potere centrale spettava il compito di regolare le attività produttive e di organizzare la rinascita economico-sociale del Paese. Tra le misure prese dal cosiddetto Estado nuovo ci furono: l'eliminazione dell'autonomia fiscale degli Stati; l'adozione di una politica protezionistica dalla quale scaturirono lo sviluppo del settore secondario e la nascita dell'industria siderurgica nazionale; l'introduzione della legislazione del lavoro della quale facevano parte la garanzia di un salario minimo, la limitazione dell'orario e l'assistenza medica, manovre che gli garantirono un forte sostegno popolare. Nel 1945 un pronunciamento militare lo destituì, consentendogli però la rielezione a governatore del Rio Grande sino al 1950, anno in cui, alla testa del Partido Trabalhista Brasilero, fu di nuovo a capo dello Stato brasiliano. Gli scandali che toccarono la sua amministrazione (non da ultima l'accusa di omicidio di un avversario politico), provocarono una nuova sollevazione militare nell'agosto 1954, che portò alla deposizione di V. alla quale egli reagì suicidandosi (São Borja, Rio Grande do Sul 1883 - Rio de Janeiro 1954).