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Varese.

Città della Lombardia e capoluogo della provincia omonima; è situata a 382 m s/m., in un pianoro, a Est del lago omonimo. Le colline che si elevano intorno a V. sono costellate da borghi caratteristici, detti castellanze. 83.818 ab. CAP 21100. • Econ. - Nello sviluppo industriale della città ebbero un ruolo fondamentale la posizione geografica strategica tra le Prealpi e la pianura padana e la vicinanza dell'Olona. La città è sede di fiorenti industrie meccaniche, elettromeccaniche, tessili, dell'abbigliamento, conciarie, delle calzature, della carta, editoriali. Sviluppato è anche il terziario produttivo. In V. e nelle immediate vicinanze non mancano mete turistiche di rilievo (Campo dei Fiori, il complesso monumentale del Sacro Monte). • St. - Le prime notizie storiche su V., le cui origini sconfinerebbero nella preistoria, risalgono all'Alto Medioevo, quando era un centro di non grande importanza compreso nella diocesi di Como. V. appartenne al contado di Seprio e fu borgo fortificato. Nel conflitto che oppose Milano a Como tra il 1117 e il 1127, la città si schierò con i Milanesi, subendo per due volte l'occupazione e il saccheggio da parte dei Comaschi. Spalleggiò invece l'Impero nelle lotte con Milano. Intorno al 1160 si dotò di propri statuti, sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Milano, che continuò a esercitare la sua protezione su V., anche quando questa conseguì la sua autonomia a metà del Duecento. Nel XIV sec. V. fu fortificata da Ludovico il Bavaro e divenne feudo dapprima di Lodrisio Visconti, poi di Facino Cane. Nella prima parte del Cinquecento la città subì il saccheggio e l'incendio da parte degli Svizzeri e si trovò coinvolta nei conflitti tra Francia e Spagna; nel 1538 Carlo V le concesse il privilegio di non essere infeudata. Nel 1765 Maria Teresa l'assegnò in signoria a Francesco III d'Este. Ai tempi della Repubblica Cisalpina venne elevata in un primo tempo a capoluogo del dipartimento del Verbano e fu inserita successivamente in quello del Lario. A V. il 26 maggio 1859 Giuseppe Garibaldi riportò la vittoria sul generale K. Urban, da cui la città era stata duramente attaccata. • Urban. - La città presenta un nucleo con pianta a raggiera e si è progressivamente estesa nel corso del Novecento, senza perdere del tutto l'originario aspetto di città-giardino. Lo sviluppo urbanistico, favorito anche dall'elevazione di V. a capoluogo di provincia (1927), ha seguito le direzioni delle maggiori vie di comunicazione. • Arte - Tra i monumenti di V., spicca la basilica di San Giovanni, opera di P. Tibaldi, edificata tra il 1580 e il 1615, con campanile secentesco e facciata settecentesca; all'interno sono conservati dipinti del Cerano, del Morazzone, del Nuvolone. Ai secc. XII-XIII risale il battistero di San Giovanni, il cui interno è arricchito da notevoli affreschi trecenteschi. Il settecentesco palazzo d'Este, dotato di giardino all'italiana, ospita attualmente il municipio e la biblioteca civica. Villa Mirabello (XVIII sec., con facciata ottocentesca) è sede del Museo civico, articolato in diverse sezioni (storiche, etnografiche, naturalistiche, ecc.). Del castello di Masnago (secc. XII-XV) si apprezzano particolarmente gli affreschi del Quattrocento. Nel già citato complesso del Sacro Monte (V. SACRO MONTE) di V., situato su un'altura a Nord della città, spicca il santuario di Santa Maria del Monte. ║ Provincia di V. (1.199 kmq; 814.194 ab.) Fu costituita nel 1927, unendo i circondari di V. e Gallarate. Confina a Nord e a Nord-Est con il Canton Ticino, a Sud e a Sud-Est con le province di Como e di Milano, a Ovest con la provincia di Novara. È una delle province italiane con più alta densità di popolazione (superiore ai 660 ab./kmq). Il territorio coincide in gran parte con il Varesotto (V.) e si divide sostanzialmente in tre parti: un'area montuosa a Nord, poco popolata; una zona collinare centrale; una fascia pianeggiante e densamente popolata a Sud. Il clima è in genere mite, grazie alla protezione garantita dai monti. Nel territorio sono compresi sette laghi; gli unici fiumi importanti, invece, sono il Ticino e l'Olona. La base dell'economia provinciale è l'industria (l'agricoltura e l'allevamento sono divenuti marginali); la tradizionale industria tessile ha lasciato in parte il passo ad altri settori: meccanico, metalmeccanico, alimentare, della carta, della plastica, delle calzature, dell'abbigliamento, dell'arredamento. Tra i maggiori centri industriali si ricordano Busto Arsizio, Gallarate, Saronno. Il terziario ha la sua voce di punta nel commercio. Il turismo ha i suoi poli di attrazione nella zona del Lago Maggiore e in alcune località di montagna. Particolarmente sviluppate sono le vie di comunicazione; il comune di Somma Lombardo ospita lo scalo aeroportuale milanese della Malpensa (V.). Centri principali: Busto Arsizio, Cassano Magnago, Castellanza, Gallarate, Somma Lombardo, Tradate.