Scrittore argentino. Membro del Partito
unitario, fu il poeta ufficiale durante la presidenza di B. Rivadavia (1820-27),
oltre che fondatore di numerose riviste. La caduta di Rivadavia e la sconfitta
del suo partito (1829) determinarono l'esilio di
V. a Montevideo, dove
divenne figura di riferimento del gruppo di emigrati argentini allontanati dalla
patria dal dittatore J.M. de Rosas. Nelle opere di
V., di ispirazione
neoclassica, trovano spazio il suo fervore e la sua fede politica, soprattutto
nelle odi (
La batalla de Maipo, 1818;
La muerte de Belgrano, 1820;
La libertad de Lima) e nel celebre
Canto a Ituzaing (1827),
celebrante la vittoria argentina sul Brasile.
V., alla cui produzione si
annoverano anche due tragedie (
Dido, 1823, e
Argia, 1824), fu
profondo conoscitore della letteratura latina e di quelle francese e italiana
contemporanee (Buenos Aires 1794 - Montevideo 1839).