Regista cinematografica francese.
Già affermata fotoreporter, esordì nel cinema nel 1954 con il
mediometraggio
La Pointe-Courte, cui fecero seguito una serie di
cortometraggi (
Ô saison,
ô chateau, 1956;
Du
côté de la Côte, 1958;
L'Opéra-Mouffe,
1958) che avrebbero contribuito alla creazione della nuova scuola stilistica
francese della
nouvelle vague. Del 1962 è
Cléo dalle 5
alle 7, il suo primo lungometraggio incentrato sulle angosce e le paure di
una giovane donna accompagnata dalla macchina da presa durante il breve periodo
d'attesa dei risultati di alcune analisi mediche. Dopo il reportage
Salut les
Cubains (1963) e alcuni lungometraggi (
Le bonheur, 1965;
Les
créatures,1966), tornò al film documentaristico con
Oncle
Yanco (1967) e
Loin du Vietnam (1967). Trasferitasi con il marito, il
regista J. Demy (1931-1990), negli Stati Uniti, continuò la sua
attività di regista con una serie di reportage e con alcuni corto e
mediometraggi, tra i quali spicca
Black Panthers, (1968), dedicato al
gruppo rivoluzionario nero di Bobby Seale, G. Jackson e A. Davis. La sua
attività proseguì dopo il suo ritorno in Francia (tra l'altro con
pellicole di ispirazione femminista, tra le quali si ricordano
Nausicaa,
1970, e
Daguerrotypes, 1975), fino alla consacrazione internazionale al
Festival del cinema di Venezia con il lungometraggio
Senza tetto né
legge (1985), al cui successo contribuì l'eccellente interpretazione
di S. Bonnaire. Tra i lavori successivi ricordiamo gli omaggi al marito
(
Garage Demy, 1991, e
Il mondo di Jacques Demy, 1995) e
Le
cento e una notte di Simon Cinema (1995), dedicato al primo centenario del
cinema (n. Bruxelles 1928).