Poeta italiano. Membro della famiglia ducale,
studiò a Modena con G. Tagliazucchi. Trascorse una vita fatta di studio,
contemplazione e pietà. Inizialmente dedito a rime di vario tipo
(amoroso, bernesco, pastorale, d'occasione, di devozione), si volse al teatro,
scrivendo tragedie essenzialmente classicheggianti, delle quali ricordiamo:
Demetrio (1749);
Giovanni di Giscala (1754), da molti considerata
il suo capolavoro;
Agnese,
martire del Giappone (1783);
Saeba,
regina di Ginge e di Taniorre (postuma). Scrisse anche le
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Visioni sacre e morali (1749-66), composte di terzine di endecasillabi
e legate alle tematiche e ai motivi danteschi (Ferrara 1705-1788).