Architetto, ingegnere e pittore italiano.
Figlio dell'olandese naturalizzato italiano Gaspard Van Wittel, compì a
Roma studi scientifici, letterari e artistici. Abbandonata l'iniziale carriera
di autore di pitture a fresco (chiesa del Suffragio, a Viterbo; chiesa di Santa
Cecilia in Trastevere, a Roma), si dedicò all'architettura, preparandosi
con F. Juvara e divenendo in breve uno dei maggiori esponenti della tendenza
classicista europea a lui contemporanea, entro la quale operò riuscendo
nell'intento di fondere i modi francesi con quelli italiani. A Roma
lavorò con N. Salvi, con il quale prolungò la facciata berniniana
di palazzo Odescalchi, prima di venire nominato architetto della Fabbrica di San
Pietro e di presentare al concorso del 1732 il progetto per la facciata di San
Giovanni in Laterano. Per incarico di papa Clemente XII venne inviato nel
territorio marchigiano per la realizzazione di varie opere tra cui: ad Ancona,
il Lazzaretto (1733-38), posto su un isolotto, la chiesa del Gesù (1743),
la cappella delle reliquie di San Ciriaco; a Pesaro, Santa Maria Maddalena (dal
1740). Tornato a Roma nel 1745 circa, si dedicò alla ristrutturazione
della biblioteca di palazzo Sicarra e al rimaneggiamento parziale della chiesa
di Santa Maria degli Angeli (1749). Nel 1750, in occasione del Giubileo, diresse
i lavori per il consolidamento della cupola e per la sistemazione di parti
interne della basilica di San Pietro in Vaticano. Nel 1751 si trasferì a
Napoli, alla corte di Carlo III di Borbone, per il quale realizzò la sua
opera più importante, la reggia di Caserta (1752-73), un palazzo a pianta
rettangolare, articolato in quattro cortili, antistante un vasto parco. Nello
stesso periodo si dedicò a lavori di restauro (palazzo reale di Napoli,
1753) e a opere di ingegneria civile (acquedotto Carolino a Caserta; viadotti
della valle di Maddaloni, 1753-68; ponte sul fiume Calore a Benevento).
Progettò inoltre: a Napoli, la caserma di cavalleria al ponte della
Maddalena (dal 1757), il Foro Carolino e la chiesa della Santissima Annunziata
(iniziata nel 1761 e terminata nel 1782 dal figlio Carlo); a Resina, la Villa
Campolieto (1766 circa). A Milano gli venne affidata la trasformazione del
palazzo Vicereale, ma la realizzazione venne condotta dal suo allievo G.
Piermarini (Napoli 1700 - Caserta 1773).