Dipartimento (6.720 kmq; 532.700 ab.) della
Francia occidentale, nella regione Paesi della Loira. Capoluogo: La
Roche-sur-Yon. Centri principali: Fontenay-le-Comte, Les-Sables-d'Olonne.
• Geogr. - La
V. è bagnata dall'Oceano Atlantico per un
tratto di oltre 100 km (la costa si presenta per lo più bassa e ricca di
dune). Nel suo territorio si possono individuare tre diverse aree: la parte
nord-orientale è caratterizzata da colline poco elevate (l'altitudine
massima è data dai 285 m del Saint-Michel-du-Mont-Mercure), che
corrispondono alla sezione meridionale del Massiccio Armoricano. Questa zona
è ricca di acque, a differenza della fascia pianeggiante (la Plaine) che
si estende più a Sud. La terza area geografica è individuabile
presso i confini occidentali e meridionali, dove si estendono i
marais,
zone dalle caratteristiche alluvionali. • Econ. - Nella zona pianeggiante
è diffusa l'agricoltura (cereali, vigneti, foraggi), mentre i
marais si prestano all'allevamento e alla coltivazione dei cereali. Nella
fascia costiera, ricca di località balneari, è diffusa la
coltivazione di fiori e primizie. Rilevante il ruolo della pesca
(particolarmente importante è quella delle sardine), cui si ricollega
l'industria conserviera; vengono praticate anche l'ostricoltura e la
mitilicoltura. Le principali produzioni industriali riguardano imbarcazioni,
elettrodomestici, calzature. • St. -
Guerra della V.: insurrezione
controrivoluzionaria, monarchica e cattolica, contro la Repubblica e le
istituzioni rivoluzionarie, scoppiata nel 1793 non soltanto nella
V. vera
e propria, ma più in generale nelle regioni a Sud della Loira, e
segnatamente nel Maine e Loira e nella Loira inferiore. Le origini
dell'insurrezione sono da individuare nella costituzione civile del clero (che
aveva ridotto alla clandestinità quasi tutti i sacerdoti rimasti fedeli a
Roma) e, come causa scatenante, nella chiamata alle armi di 300.000 uomini. La
sollevazione incominciò nel marzo 1793; formata un'armata di circa 40.000
unità, i rivoltosi (capeggiati da popolani e da nobili) trucidarono
repubblicani in diverse località. Occupate, nel giro di pochi mesi,
alcune città (tra cui Fontenay e Saumur), gli insorti ebbero la meglio il
25 luglio a Châtillon. Il 1° agosto fu stabilito dalla Convenzione di
sterminare i ribelli (i Vandeani avevano appoggiato, tra l'altro, la prima
coalizione). Dopo essersi ancora affermati in alcuni scontri a settembre, gli
insorti subirono una rovinosa sconfitta a Cholet, il 17 ottobre, cui ne
seguirono altre, nel mese di dicembre, a Le Mans e a Savenay; in seguito a
queste disfatte, del movimento insurrezionale non rimasero che focolai dediti
alla guerriglia. All'inizio del 1794, entrarono in azione le cosiddette
colonne infernali di L.M. Turreau, cui era stato ordinato di giustiziare
tutti i Vandeani e di devastare le loro terre. In seguito, tuttavia, il Governo
termidoriano agì in modo da favorire la conciliazione; i Trattati di La
Jaunaye e di Saint-Florent sancirono così, tra febbraio e maggio 1795,
una temporanea tregua. A giugno, tuttavia, i Vandeani ripresero le armi, spinti
dall'appello dei principi; la sollevazione fu domata nei primi mesi del 1796.
Tendenze insurrezionali riemersero ancora tra il settembre 1799 e il gennaio
1800 e nel corso dei Cento giorni di Napoleone (1815).