Cantone (5.224 kmq; 274.458 ab.) della Svizzera
meridionale. Capoluogo: Sion. Centri principali: Briga, Martigny, Monthey,
Sierre, Visp). Religione: cattolica. Popolazione: nella sezione occidentale
domina la popolazione di lingua francese, che costituisce i 2/3 del totale;
nella sezione orientale, invece, si parla prevalentemente tedesco. •
Geogr. - Il territorio del
V. occupa tutta la valle del Rodano ed
è compreso tra le Alpi Bernesi a Nord (Finsteraarhorn, 4.275 m) e le Alpi
Pennine (Monte Rosa, 4.633 m; Cervino, 4.478 m) a Sud. Tra i due gruppi alpini
la valle del Rodano si configura caratteristicamente come una valle glaciale a
U. I rilievi tengono al riparo la valle dai venti umidi, assicurando un clima
mite (la temperatura media annua di Sion è superiore ai 9°) e secco.
I corsi d'acqua sono compresi per la maggior parte nel bacino del Rodano.
• Econ. - L'agricoltura nella valle del Rodano presenta caratteri simili a
quelli dell'area padana: viti, alberi da frutta, cereali sono le principali
coltivazioni. Un'altra voce significativa è rappresentata
dall'allevamento. Notevole è la produzione di energia elettrica, preziosa
per l'industria, che è presente nei settori chimico, metallurgico,
agro-alimentare, tessile. Il turismo può contare su diverse stazioni di
montagna, adeguatamente attrezzate per la pratica degli sport invernali
(Zermatt, Crans Montana). • St. - Il
V., sede in origine di
popolazioni celtiche, fu conquistato dai Romani nel I sec. a.C. Venuto in
possesso dei Burgundi nel 455, passò sotto i Franchi nel 524; la capitale
Sion divenne anche sede di vescovado verso la fine del VI sec. In seguito al
Trattato di Verdun (843), la regione fu inserita nel Regno di Lotaringia e
successivamente in quello di Borgogna; Rodolfo III, ultimo re di Borgogna, nel
999 concesse il
V. al vescovo di Sion. Il territorio divenne, poi, parte
integrante dell'Impero (al pari del Regno da cui era stato tratto) come feudo
vescovile. A partire dall'XI sec. sulla regione si rivolsero le mire dei conti
di Savoia, che a fine secolo riuscirono a conquistare una parte consistente del
basso
V., assumendosi il potere d'investitura del vescovo. La secolare
contesa tra i Savoia e i vescovi ebbe termine nel 1475, allorché il
vescovo Walther II Supersaxo, forte dell'appoggio di diverse comunità
indipendenti dell'Alto
V., riuscì ad avere la meglio; il basso
V. si trovò comunque in posizione subordinata rispetto all'alto
V., le cui comunità erano maggiormente legate alla Confederazione
(questa subordinazione avrebbe originato un'insurrezione nel 1790). Nella
regione il Cattolicesimo rimase sempre prevalente. Nel 1634 cessò
definitivamente il potere temporale dei vescovi. Nel 1798, in seguito alla
Rivoluzione francese, le due parti della regione si unirono in un Cantone,
nell'ambito della Repubblica elvetica. Nel 1802 il
V. divenne Repubblica
indipendente, nel 1810 dipartimento francese del Sempione (fino al 1813).
Divenuto nuovamente Cantone, il
V. fu inserito nel 1815 nella
Confederazione elvetica. Entrato nel
Sonderbund (che riuniva i Cantoni di
orientamento cattolico-conservatore) nel 1845, si sottomise ai Cantoni vincitori
nel novembre 1847.
Panorama del cantone Vallese (Svizzera)